GAIA PARRINI
Cronaca

Vite intrecciate. Premio narrativo di storia e ricordi

Terza edizione del concorso di ‘Ognivolta Aps’. Il tema di quest’anno è "Dopo. La scelta di chi resta" . .

La giuria del premio «Vite intrecciate»

La giuria del premio «Vite intrecciate»

Un premio nato per ricordare e per trasformare la memoria di un dolore in impegno civile e culturale. È il Premio nazionale di narrativa "Vite intrecciate da un colpo", giunto alla terza edizione, e promosso dall’associazione Ognivolta Aps con il patrocinio del Comune di Viareggio e la collaborazione di Arci Lucca Versilia, in ricordo di Luca e Jan, vittime della strage del 23 luglio 2010 a Massarosa.

Il tema del concorso, aperto a scrittori e scrittrici maggiorenni con un racconto inedito, scritto in italiano e della lunghezza massima di 8 mila caratteri, è "Dopo. La scelta di chi resta": non l’origine della violenza, ma il tempo immediatamente successivo, quello in cui chi sopravvive si trova di fronte a un bivio. Perdonare o odiare, restare immobili o provare a cambiare, tacere o raccontare. In questo spazio fragile prende forma una scelta, pesando sulla vita di chi resta e aprendo nuove possibilità di senso.

Le opere, da consegnare entro lunedì 15, saranno valutate da una giuria composta da figure del mondo culturale, giornalistico e sociale, presieduta da Gabriella Neri, presidente dell’associazione, e con la partecipazione, tra gli altri, di Elena Torre, Claudia Cecchi, Elena Panzera, Elena Francesconi, Erika Pucci e Jan Vecoli, che valuterà i testi e selezionerà i dieci finalisti. Autori che parteciperanno alla serata di premiazione, sabato 27 al Museo della Marineria, nell’ambito della giornata annuale di tesseramento di Ognivolta, "DisarmArte", che quest’anno sarà dedicata al tema del giudizio attraverso il linguaggio del teatro.