
Mariangela Gualtieri (foto Melina Mulas)
È Mariangela Gualtieri, con la sua intensa raccolta "Ruvido umano" (Einaudi), a conquistare il prestigioso Premio Viareggio-Rèpaci per la poesia. La giuria, presieduta dal giornalista Paolo Mieli, ha annunciato la vincitrice, al termine di una selezione combattuta che quest’anno ha visto ben quattro opere accedere alla finale in una rara situazione di ex aequo.
Nei prossimi giorni, i riflettori si sposteranno sulla saggistica, con tre nomi di spicco in lizza: Edoardo Camurri con "Introduzione alla realtà" (Timeo), Marco Follini con "Beneficio d’inventario" (Neri Pozza) ed Ernesto Galli della Loggia con "Una capitale per l’Italia" (Il Mulino).
Ma l’attesa più grande è per la narrativa, il cui vincitore sarà svelato il 26 luglio durante la finale in Piazza Mazzini. La città si prepara a celebrare la grande letteratura con due serate di cultura, emozione e parole che lasciano il segno, con tutti gli autori entrati nelle terne finaliste: il primo appuntamento è in programma venerdì 25 alle 21.30 con gli scrittori che, in dialogo con la giuria, presenteranno al pubblico le loro opere.
La sera successiva, sabato 26, sempre in Piazza Mazzini, dalle 21.30 la giornalista del Tg1 Monia Venturini condurrà l’evento conclusivo con la consegna dei premi della sezione poesia e saggistica e quelli speciali assegnati a Paulina Spiechowicz (Premio Internazionale), Alessandra Sardoni (Premio Giornalistico) e Sofia Assante (Premio Opera Prima). Sarà quindi finalmente annunciato il vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci 2025 per la Narrativa tra Dario Buzzolan ("Baracca e Burattini", Mondadori), Diego De Silva ("I titoli di coda di una vita insieme", Einaudi) e Massimiliano Governi ("Il pronipote di Salgari", Baldini e Castoldi).
Tornando alla vincitrice del premio per la poesia, Mariangela Gualtieri è nata a Cesena nel 1951. Nel 1983 ha fondato insieme a Cesare Ronconi il Teatro Valdoca. Da Einaudi, in questa collana, ha pubblicato "Fuoco centrale e altre poesie per il teatro" (2003), "Senza polvere senza peso" (2006), "Bestia di gioia" (2010), "Le giovani parole" (2015), "Quando non morivo" (2019). Negli "Einaudi Tascabili": l’antologia "Bello mondo" (2024). Nella "Collezione di teatro": "Caino" (2011) e "Paesaggio con fratello rotto" (2021). Negli "Struzzi": "L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia" (2022). "Ruvido umano", l’opera vincitrice, si apre e si chiude con poesie che toccano il tema di questa ruvidezza. Ma nelle poesie civili che chiudono la raccolta l’indignazione sembra prevalere. All’interno di questa cornice, però, c’è il tesoro del selvatico, ci sono segni del sacro, c’è soprattutto il miracolo del silenzio.
RedViar