FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Usi civici, si mobilita tutto il lapideo: "Stiamo coi dipendenti di Henraux"

Affondo dei lavoratori del marmo di Versilia e Garfagnana: "Basta, o si rischia il conflitto sociale"

Dopo il corteo degli ambientalisti del 13 aprile scorso i lavoratori di tutto il comparto si uniscono nella solidarietà ai dipendenti Henraux

Dopo il corteo degli ambientalisti del 13 aprile scorso i lavoratori di tutto il comparto si uniscono nella solidarietà ai dipendenti Henraux

L’annosa questione degli usi civici e del ventilato accordo Comune-Henraux per i diritti sul Monte Altissimo riserva un ulteriore colpo di scena. Infatti i lavoratori della filiera del marmo della Versilia e della Garfagnana hanno sottoscritto un documento unico di sostegno e solidarietà ai 120 colleghi di Henraux: questi ultimi recentemente hanno alzato la voce nei confronti dell’annunciata manifestazione degli ambientalisti che si è svolta il 13 aprile in centro a Seravezza, chiedendo rispetto per la tutela del proprio lavoro. Una presa di posizione che ha creato una spaccatura tra ex esponenti e rappresentanti sindacali (tra chi ha ribadito la necessità di trovare un equilibrio tra occupazione e ambiente e chi, invece, ha ritenuto ’calata dall’azienda’ tale lettera con le 120 firme in calce). Adesso la mobilitazione interessa tutto il comparto, con centinaia di lavoratori in rappresentanza di una sessantina tra le più importanti aziende lapidee che ritengono che i colleghi di Henraux "siano bersaglio di continui e smodati attacchi, diretta espressione di associazioni e soggetti in gran parte provenienti da altre province o regioni, del tutto estrsnei alla cultura e alle tradizioni dei nostri territori".

"Uniti e solidali – scrivono i centinaia di dipendenti del marmo – condanniamo il tenativo di sollevare un polverone mediatico che va a discapito del lavoro e della vita di tutti coloro che operano nel settore lapideo e nell’indotto che ne deriva. Questi attacchi, spesso strumentali, mirano a confondere l’opinione pubblica, anzi potrebbero alimentare un clima di conflitto sociale che non gioverebbe a nessuno, rischiando di causare ricadute che andrebbero a colpire le tante famiglie che dal lapideo traggono il proprio sostentamento. E’ per tutto questo – chiude il documento collettivo a sostegno dei colleghi – che noi siamo con i lavoratori e le lavoratrici di Henraux, perchè consapevoli ed orgogliosi che la filiara del marmo a cui tutti noi apparteniamo, ciascuno col proprio ruolo di professionalità ed esperienza, sia un modello non sostituibile, ancor più nei piccoli Comuni, frazioni e comunità della nostra provincia".

Francesca Navari