I carabinieri hanno effettuato i rilievi dell’incidente avvenuto nei pressi dell’hotel Principe di Piemonte
Stavano rientrando dopo una serata trascorsa in un locale della costa. Una serata d’estate, con gli amici, la musica, le chiacchiere... Una di quelle serate che a vent’anni riempiono la vita. Ma sulla via verso casa, imboccata in motorino, quella vita, ancora tutta da costruire, si è scontrata con la strada. Due ragazzi, Aimen Labidi, di 19 anni e Anthony Mantia, di 20 anni, nella notte di mercoledì sono rimasti coinvolti di un drammatico incidente. E adesso, con tutta la forza della loro età, lottano per la vita nel reparto di neurochirugia dell’ospedale di Livorno dove sono stati entrambi ricoverati nella notte in condizioni molto gravi.
Così Viareggio si è svegliata ieri mattina, stravolta da una notizia che ha scosso profondamente la comunità del quartiere Varignano. Dove i due giovani sono cresciuti e dove vivono con le loro famiglie. Dove tutti si conoscono, e nei momenti di difficoltà sanno ancora tenersi stretti. Ed è lì che stavano tornando, verso il Varignano entrambi in viaggio sullo stesso motorino, quando poco dopo le 3.30 di notte è accaduto qualcosa che i carabinieri stanno cercando di ricostruire. Erano giunti sul lungomare di Viareggio, all’altezza del Grand Hotel Principe di Piemonte, quando per cause in corso di accertamento avrebbero perso il controllo del mezzo finendo sul marciapiede, per poi essere sbalzati insieme violentemente a terra. Un attimo, ed è calato il buio, più profondo della notte.
Attraverso le testimonianze, i rillievi, e cercando riscontri nelle videocamere di sorveglianza, i militari della stazione di Viareggio sono a lavoro per ricostruire esattamente la dinamica del sinistro. Al momento, viene scluso il coinvolgimento di altri mezzi. Sul posto, inviate dalla centrale del 118, sono intervenute l’automedica, un’ambulanza della Misericordia di Capezzano e una della Croce Verde di Viareggio. Aimen ed Anthony sono stati trasportati inizialmente all’ospedale Versilia. Poi, viste le condizioni critiche, i medici hanno disposto il trasferimento nel reparto di neurochirurgia di Livorno: dove il ventenne è arrivato in ambulanza, mentre l’amico in elisoccorso. Ed è lì che i ragazzi sono stati raggiunti dalle famiglie, e dagli amici.
Tantissimi, costruiti crescendo nelle scuole all’istituto “Don Milani“, giocando a calcio nelle piazze del quartiere e nelle squadre della città o seguendo le partite del Viareggio come Aimen... Entrambi si sono poi affacciati al mondo del lavoro, alla vita da adulti. Pur conservando quelle evasioni da ragazzi, come le uscite con gli amici, che sono ossigeno a vent’anni. L’età più bella, con il futuro che si spalanca alla vita. Così fragile.
Paolo Di GraziaMartina Del Chicca