La ciclopista al ponte di Motrone
È venuta in vacanza per godersi un po’ di mare, senza immaginare una giornata al pronto soccorso dopo aver perso due denti. A rovinare il sorriso – ancor prima della vacanza – di una turista di 12 anni è stato lo scontro tra la sua bici e quella condotta a tutta velocità da un ragazzo che si è poi dileguato. Lo scenario è quello della ciclopista di Motrone tra la rabbia dei testimoni, in primis Giacomo Menici, titolare del “Vienna Luce“ e dell’annesso bagno “Biondetti“.
"Ho soccorso la ragazzina accogliendola al mio stabilimento – racconta – in attesa che arrivasse l’ambulanza (della Croce Verde di Lido, ndr), ma quanto avvenuto non mi sorprende. In quel tratto la ciclopista è una roulette russa dove tanti vanno come proiettili. A peggiorare la situazione è il ponte di Motrone, con il tracciato in discesa e la rientranza a gomito. Senza contare i ciclisti che ’volano’ sui cofani delle auto in uscita dagli stabilimenti. Si intervenga prima che succedano incidenti più gravi". La soluzione c’è ed è contenuta nel nuovo Piano arenili, anche se vedrà la luce non prima dell’estate 2027.
"La pista per sole bici sarà spostata sul lato mare del viale Roma, al posto degli attuali parcheggi – ricorda l’assessore ai lavori pubblici Matteo Marcucci – mentre l’attuale ciclopista diventerà un passaggio pedonale. In realtà la mia idea, osteggiata dai balneari, era spostare le bici lato monti, come a Marina di Massa. In ogni modo i pericoli saranno ridotti perché la pista sarà delimitata da un cordolo e le auto in uscita dai bagni avranno una visuale migliore: il pedone va più lento delle bici e sarà più facile evitare di investirlo, e le bici saranno più lontane anziché a ridosso dell’uscita dei bagni. Stiamo lavorando sul progetto, da circa 2 milioni, che procederà a stralci partendo probabilmente proprio da Focette e Motrone".
Daniele Masseglia