
Marevivo Toscana guida la pulizia della Darsena Viareggio, recuperando relitti e rifiuti pericolosi per l'ambiente e la navigazione.
Accompagnata dal canto dei gabbiani in sottofondo, si è svolta ieri la pulizia straordinaria della Darsena Viareggio. Dalla quale sono state ripescati, oltre a quattro vecchi pneumatici, spesso usati anche come parabordi; diversi metri di cime perse in mare; reti da pesca; una nassa; una tanica in plastica “colonizzata“ dalle specie che resistono negli scali portuali (da lì è emersa anche una piccola stella marina) e delle lastre probabilmente in eternit, anche tre relitti rimasti inabissati per chissà quanto tempo. E nel dettaglio un pattino, un pedalò e un motoscafo Boston Whaler con motore fuoribordo.
Questo il frutto della “caccia“ ai rifiuti in porto promossa da Marevivo Toscana, con il coordinamento di Marina Gridelli, e inserita nell’ambito del mese Zero Waste, voluto dall’amministrazione comunale, e organizzata in sinergia con l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, Sea Ambiente e Sea Risorse e con il contributo del distretto Rotary 2071 e la collaborazione di Soveco.
"Questi rifiuti oltre ad essere una minaccia concreta per l’ambiente, dato che anche nei porti esiste un ecosistema che dobbiamo impegnarci a tutelare – spiega Andrea Farnesi, della squadra subacquea di Marevivo –; rappresentano anche un potenziale pericolo per la navigazione. E anche per questo è fondamentale prenderci cura dei mari e dei porti, perché così – conclude Farnesi – tuteliamo anche la nostra salute". Ad occuparsi materialmente del recupero, oltre alla divisione sub di Marevivo, il gruppo Comsubin della Marina Militare, con i sommozzatori del porto, il “Lenci Sub“ e “Underwater Service“, insieme al club subacqueo “Artiglio“, “Dts“ di Denis Traversi e “Amphibica Diving Service“.
A sostenere il progetto è stato invece il distretto Rotary 2071, insieme a quello Viareggio-Versilia, che collaborano con Marevivo "per replicare anche sui territori una serie di iniziative che vengono svolte su scala globale" racconta Giacomo Aizzi, delegato per la ricerca di finanziamenti del Rotary 2071. E dunque, oltre a specifiche attività di raccolta di rifiuti in mare, ma anche lungo lungo le coste e nei laghi, "che permettono di portare in superficie il problema dell’inquinamento e dunque di sensibilizzare l’opinione pubblica", il distretto promuove anche "un programma di eventi di educazione ambientale e sensibilizzazione nelle scuole, con la collaborazione dell’Università di Firenze", e contribuisce "a realizzare delle isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti da mare a terra" conclude Aizzi.
Ad assistere all’operazione di recupero anche gli studenti del nautico “Artiglio“, pronti a prendere il largo con nuove consapevolezze.