Sirene accese sui pescherecci, protesta a Viareggio per l’insabbiamento del porto

I pescatori criticano l’intervento del Governatore Giani, che ha rimesso qualsiasi decisione all’inchiesta della Capitaneria sul naufragio del Milù

Viareggio (Lucca), 10 gennaio 2024 – Non si placano a Viareggio le polemiche per l’insabbiamento del porto, un fenomeno che secondo i pescatori mette a rischio la sicurezza delle imbarcazioni e che sarebbe alla base dell’incidente di qualche giorno fa, quando il peschereccio Milù è finito contro gli scogli.

Per questo nella mattinata di oggi, mercoledì, è andata in scena una una manifestazione di motonavi a sirene accese. Lo scopo era criticare le risposte a loro dire “non soddisfacenti”date dal governatore Eugenio Giani. I pescatori hanno chiesto lo stato di emergenza regionale aperto per la mareggiata del 2 novembre 2023 come alternativa alla possibile chiusura del porto fino al ripristino dei fondali. I pescherecci si sono schierati all'imboccatura.

La protesta dei pescherecci a Viareggio

I pescatori hanno criticato Giani perché, hanno spiegato, "ha rimesso qualsiasi decisione all'esito dell'inchiesta della Capitaneria di Porto”. Esprimendo malcontento, i pescatori hanno continuato a sottolineare la pericolosità dell'insabbiamento che costringe le navi a manovre innaturali per l'uscita in mare e il rientro in banchina. Oggi peraltro la draga Aurieldo, che durante la protesta stava operando, ha perfino subìto un problema tecnico: una falla si è aperta nel tubo di espulsione della sabbia aspirata.