
Il funerale di Roberto Castellari (foto Umicini)
Viareggio, 6 maggio 2019 - Quasi un segno del destino, troppo per pensare alla mera coincidenza. A Viareggio, nel giorno del funerale del marito Roberto Castellari, il medico neonatologo in pensione ucciso il 29 aprile dal figlio Stefano al culmine di una lite dai contorni ancora da chiarire, se n'è andata anche lei: la moglie Margherita Giannoni, 75 anni. Era malata da tempo, una malattia gravissima e irreversibile. Era allettata e di lei il marito e il figlio si prendevano cura ogni giorno, fino al 29 aprile: dopo la tragedia era stata portata in una clinica di Vittoria Apuana, il San Camillo, dove domenica è spirata.
Michele, uno dei suoi fratelli ha scritto su facebook, "certo non potete proprio stare separati, ciao mamma, ciao babbo". Il funerale è fissato per mercoledì 8 maggio alle 15 nella chiesa di Santa Rita al Campo d’Aviazione, la stessa dove domenica tanta gente si era riunita per l’ultimo saluto a Roberto Castellari. "Era il medico-amico di tutti, che ha regalato la sua grande umanità secondo i valori cristiani, assieme alla moglie Margherita, a tante persone e tanti giovani. Dando un grande esempio", ha raccontato Don Luigi, coadiuvato nel funerale da Don Marcello, parroco del Varignano, e Don Emanuele.
Al funerale, distrutti da quanto accaduto, c’erano i figli del medico. Roberta, Francesca, Marco, Pietro, Lucia, Maria e Michele hanno ricordato il padre con un post e un invito fare beneficenza su Facebook, dove anche il babbo era presente e attivo. "Ciò testimonia quanto fosse ancora vicino al mondo dei giovani, con i suoi consigli e la sua esperienza", ha detto Don Luigi.
Ecco cosa hanno scritto i figli: "Invitiamo chiunque voglia lasciare un piccolo segno in memoria di nostro padre a fare una donazione all’associazione onlus “Noi per voi” di Firenze. Il babbo ha cominciato la sua carriera di medico facendo una tesi di specializzazione sulle leucemie infantili sotto la guida del professor Pasquinucci. Che lo volle poi nel suo staff del reparto di pediatria del “Tabarracci” di Viareggio, che nulla aveva da invidiare ai più grossi centri europei e che divenne il centro di riferimento per il trattamento di questa malattia. Ciao babbo, ti vogliamo e ti vorremo sempre bene".
Don Luigi ha scelto la pesca miracolosa di Gesù per raccontare la vita di Roberto, il suo coraggio nell’affrontarla e la sua disponibilità, con tanto amore, verso tutti. Soprattutto verso il suo Varignano, il quartiere che lo aveva adottato, con le sue tante difficoltà. "Il medico della gente, del popolo e delle coppie" lo ha definito Don Luigi. Roberto se n’è andato sulle note dell’Ave Maria di Schubert eseguita con il violino tra abbracci, stretto di mano e commozione di tanta gente verso i familiari del medico. Per volere dei figli, le offerte sono andate ai poveri del Varignano. La salma di Castellari sarà sepolta in una tomba di famiglia nel cimitero di Pietrasanta.