"Sono qui, in questo luogo sacro, non per ricordare. Sono qui per non dimenticare. Non è la stessa cosa". E’ quanto ha sottolineato la sindaca di Genova, Silvia Salis, durante l’orazione tenuta nel corso della commemorazione della strage di Sant’Anna. I temi trattati dal Sacrario sono stati il conflitto di Gaza, il fascismo, e il ricordo dei tragici eventi in cui i soldati delle SS aiutati dai fascisti commisero un crimine di guerra uccidendo centinaia di bambini, donne e anziani. Intervenuti da Col di Cava anche il presidente della Regione Eugenio Giani, il presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna Umberto Mancini e i ragazzi italiani e tedeschi della nona edizione del Campo della Pace. La cerimonia si è conclusa con il canto dell’Inno di Mameli intonato dai bambini del coro delle voci del Pucciniano di Torre del Lago. "Non ditemi che ‘non è più tempo di parlare di fascismo’ – ha sottolineato – la storia ci insegna. Il fascismo è un mutaforma. Non si distrugge facilmente. Oggi non marciano, creano dei trend. Usano l’insulto come se fosse un argomento. Non censurano, ma screditano. Non bruciano libri, li ridicolizzano. Non vi tolgono la parola, ma la rendono inutile, sommergendola di rumore di fondo. Il fascismo si traveste da hashtag e meme. Ma è sempre lui: il volto dell’odio travestito da protezione. E quando la politica smette di essere servizio e diventa culto della personalità. Il fascismo non è un’opinione. È una ferita". Per questo, ha aggiunto la Salis in una mattinata all’Ossario gremita di persone "Sant’Anna non è finita nel 1944 ma continua a vivere oggi ogni volta che diciamo: io ci sono. Io non dimentico. Io resisto. Perché oggi la Resistenza non è finita. Oggi si resiste ogni volta che si combatte l’odio, la disuguaglianza, il razzismo, il negazionismo, l’indifferenza verso chi soffre, la violenza sulle donne, l’abbandono delle periferie, il silenzio verso le guerre lontane e vicine, verso chi affama e massacra bambini. Quella barbarie che ha travolto Sant’Anna, che ha ucciso tante famiglie innocenti, è la stessa che oggi devasta altri luoghi del nostro pianeta". Il sindaco Verona, a margine delle celebrazioni, ha criticato il Governo. "Anche quest’anno, il Ministro invitato con largo anticipo, ha declinato per impegni istituzionali qualche giorno fa – ha sbottato – lasciando così nuovamente vuota la sedia del rappresentante del consiglio dei Ministri. E’ un segno del disprezzo verso questo luogo. Qui è nata la Repubblica, e credo che in un contesto mondiale come questo (ciò che è accaduto a Sant’Anna può essere paragonato a quello che sta accadendo a Gaza, perché usati gli stessi metodi dei nazisti nei lager) fosse opportuno che rappresentanti del Governo fossero presenti e ascoltassero".
Fra.Na.