Jova Beach Party Viareggio, aperta un'inchiesta. Gli ambientalisti: "Paesaggio a rischio"

Dal Palazzo di giustizia trapela che si tratta di un atto dovuto e che ancora non è stato commesso alcun reato. Situazione monitorata

Jovanotti (Foto Ansa)

Jovanotti (Foto Ansa)

Viareggio, 24 agosto 2022 - La procura di Lucca ha aperto un fascicolo, senza indagati, a seguito dell’esposto che un’associazione ambientalista ha presentato a vari enti contro lo svolgimento dei due concerti di Jovanotti a Viareggio il 2 e 3 settembre, alla spiaggia del Muraglione. Un atto dovuto, in sostanza, in quanto, la Procura non poteva ignorare quell’esposto arricchito da una relazione dell’Univesità di Firenze secondo i cui studi in quello stesso tratto di spiaggia che già ospitò l’evento nel 2019, dopo il lokdown si sarebbe formate 18 nuove specie vegetali degne di tutela. Per questo nel loro esposto gli ambientalisti parlando di un reato ambientale.

Che per la Procura si potrà eventualmente manifestare e ipotizzare solo a concerto concluso, vale a dire quando il presunto reato verrebbe commesso. Al momento dunque gli inquirenti sono in una fase conoscitiva e non c’è nessuna accusa consolidata. Da giorni gli ambientalisti bersagliano l’evento di Jovanotti con una serie di rilievi all’opportunità di svolgerlo nella spiaggia libera del Muraglione. Tra questi, c’è stato l’esposto di Forum Ambientalista in cui si paventano rischi per la vegetazione dunale anche per il calpestìo delle decine di migliaia di spettatori attesi ai due eventi (oltre 70.000 i biglietti venduti finora). Dal canto suo il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha affidato a facebook i suoi pensieri. Prima postando una sua foto di spalle davanti alla finestra del suo ufficio in municipio con la scritta "Serve pazienza. ma tanta, tanta, tanta pazienza". E successivamente lasciando sull’argomento un commento sibillino: "Il fascilo in Procura è stato aperto a seguito di un esposto di un’associazione ambientalista. E con questo ho detto tutto. Passo e chiudo".

L’esposto di Forum Ambientalista è stato presentato alcuni giorni fa a Comune di Viareggio, Regione Toscana, Ente Parco Migliarino San Rossore, Mite, Mic, Capitanerie di porto di Viareggio e Livorno (anche al Comando generale a Roma), Carabinieri di Lucca e Soprintendenza di Lucca. Gli enti militari - capitanerie e carabinieri - hanno d’ufficio trasmesso l’esposto alla procura che ha aperto un fascicolo di inchiesta La Soprintendenza, invece, come già emerso nei giorni scorsi, ha chiesto ulteriori chiarimenti prima di rilasciare l’autorizzazione in base ai vincoli paesaggistici, in particolare al Comune e, di riflesso, agli organizzatori.

Ma qual è il punto di vista di questo Forum Ambientalista?: "Tutto il litorale italiano è sottoposto a tutela paesaggistica in base al testo unico dei beni culturali del 2004. Il concerto è sì un evento temporaneo ma se si trasforma il paesaggio cancellando a suon di ruspe la tipica vegetazione dunale che è parte integrante di quel contesto gli effetti sul patrimonio protetto e sul suo valore percettivo sono persistenti. Per questo serve l’autorizzazione paesaggistica. Tra l’altro in quel punto la vegetazione dunale ha anche la funzione di mitigare l’impatto delle infrastrutture, con una progressiva rinaturalizzazione che deve essere sostenuta e non certo interrotta. Già la sola presenza di questa vegetazione erbacea tipica delle spiagge basterebbe per rendere impensabile un intervento di livellamento e spianamento".

Questa associazione critica poi i risultati dell’Arpat: "La relazione – dicono – è firmata da una laureata in chimica esperta di acque potabili le cui specializzazioni in botanica non ci paiono emergere nel curriculum depositato sul sito dell’agenzia. la relazione è contraddittoria - prima dice che non ci sono specie protette, poi che ce ne sono 4 - poi parla dell’impossibilità della duna di svilupparsi per il muraglione, ma ammette che abbiamo ragione sulla mancanza di autorizzazioni per il ripascimento previsto dalle delibere comunali. Infine sostiene, per il parco di Migliarino, che essendo fuori dall’area protetta non è soggetta a divieti o ad azioni di protezione particolari".