Il Monopoli dei bagni in Versilia, vip scatenati. In campo c’è anche Luxottica

I rischi della direttiva Bolkenstein non sono un freno a investire sugli stabilimenti balneari: a Marina di Pietrasanta il ristorante Vesta sbarca al celebre Franco Mare

Leonardo Maria Del Vecchio

Leonardo Maria Del Vecchio

Versilia, 13 aprile 2024 - Ma davvero la direttiva Bolkestein mette così paura e frena gli investimenti sul mare? Dando uno sguardo a quel che è successo in Versilia da novembre ad oggi sembrerebbe proprio di no, nonostante lo spettro dell’asta delle concessioni aleggi da tempo sotto forma di spada di Damocle. E che investimenti, tra l’altro. Prima il tenore Andrea Bocelli che rileva il bagno “Italia“ di Forte dei Marmi, poi l’industriale Claudio Giacometti, inventore del panno “Swiffer“, che acquista il bagno “Vittoria“ sempre a Forte dei Marmi. E ora, notizia di questi giorni, la Triple Sea Food, di cui possiede le quote di maggioranza uno dei figli del patron di Luxottica, che sta per sbarcare a Marina di Pietrasanta con il ristorante Vesta al bagno Franco Mare, locale stellato e pluripremiato dalla Guida Michelin. Insomma, ce n’è abbastanza per rendere l’idea di come l’appetibilità della Versilia sia tutt’altro che spaventata dalla Bolkestein e di come i grandi marchi nazionali e internazionali la considerino ancora una risorsa di prim’ordine su cui scommettere. Non solo come ulteriore trampolino di lancio e visibilità, ma anche come garanzia di nuovi posti di lavoro di cui in questo periodo c’è bisogno come il pane.

La novità più fresca, dicevamo, si chiama Vesta, fine dining italiano di cucina di mare inaugurato a Milano nello storico quartiere di Brera dal gruppo Triple Sea Food e ora pronto ad espandere il marchio in Liguria (Portofino) e in Versilia. Al bagno Franco Mare, in particolare, l’ospitalità sarà garantita sia dal ristorante sia dalla spiaggia attrezzata con 52 tende, con l’apertura ufficiale prevista a giugno. I menu saranno firmati da Giorgio Bresciani, già executive chef dell’indirizzo milanese, il quale annuncia fin da ora l’utilizzo di materie prime selezione "per raccontare l’essenza del mare attraverso preparazioni semplici ma di alto livello e curate in ogni dettaglio".

Dietro la nuova sfida della Triple Sea Food c’è un team affiatato di cui fanno parte innanzitutto Leonardo Maria Del Vecchio (che controlla il 78% del gruppo tramite la holding Lmdv Capital), che è uno dei sei figli del patron del celebre marchio di occhiali Luxottica Leonardo Del Vecchio, e il co-fondatore e amministratore delegato di Triple Sea Food Davide Ciancio. "Questo progresso – spiega Ciancio – riflette la passione e la costanza che abbiamo dimostrato fino ad oggi ed è il frutto del valore di tutto il nostro team. Per noi è motivo di grande orgoglio annunciare l’espansione in due delle destinazioni più incantevoli e senza tempo dell’Italia, riaffermando il nostro impegno nell’offrire un’esperienza unica ai nostri clienti e nel posizionarci, in termini di ricavi, tra le più importanti società del settore in Italia".

Scrivendo un nuovo capitolo alla voce “investimenti“, il terzo precisamente, che sfida lo spauracchio della Bolkestein a suon di progetti e prospettive che consentono alla Versilia di restare sul podio delle mete più ambite. Come insegnano i due colpi messi a segno pochi mesi fa a Forte dei Marmi. A partire dal raddoppio del bagno “Alpemare“ di Bocelli, a Vittoria Apuana, operazione garantita dall’acquisto dell’adiacente bagno “Italia“: l’obiettivo è far sì che già quest’estate ci sia una realtà unificata. Stesso discorso per “Mister Swiffer“ Giacometti, ennesimo imprenditore che ha creduto nelle potenzialità della spiaggia vip perfezionando l’acquisto del bagno “Vittoria“, dove saranno potenziati i servizi con piscina, doppio ristorante e allargamento del numero delle tende.