DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Il "Bayesian" rivede la luce. Veliero riportato a galla. Lo scafo custodito in porto

Nella giornata di sabato lo yacht affondato da una tempesta è stato recuperato. Sul fondale rimane solo una porzione del maxi albero lungo ben 78 metri.

L’immagine del recupero del «Bayesian» da parte delle due super gru Hebo Lift 2 e Hebo Lift 10

L’immagine del recupero del «Bayesian» da parte delle due super gru Hebo Lift 2 e Hebo Lift 10

A dieci mesi di distanza dall’inabissamento, il "Bayesian" è tornato a vedere la luce. Il veliero realizzato nei cantieri di Perini Navi è colato a picco il 19 agosto dello scorso anno a Porticello, di fronte a Palermo, dopo essere stato investito da un fortunale. Le operazioni di recupero dello yacht dal fondale marino sono iniziate sabato mattina: per facilitare l’intervento, l’enorme albero di 78 metri – gioiello del veliero – è stato segato. A quel punto, sono entrate in azione due gru, la "Hebo Lift 2" e la "Hebo Lift 10", che hanno agganciato lo scafo del relitto e l’hanno riportato a galla.

Una volta riemerso dalle acque, lo scafo del "Bayesian" è stato svuotato grazie a un sistema di pompe. Sul posto, per tutta la durata delle operazioni, sono rimasti gli incaricati della Procura che avranno il compito di ricostruire nei particolari una vicenda su cui ancora gravano diversi punti interrogativi, e che ha portato alla morte di sette persone tra cui il proprietario, l’imprenditore britannico Mike Lynch, e la figlia minorenne.

Un ampio e articolato sistema di vasche e teli è stato dispiegato nella fase di recupero per evitare sversamenti di carburante in mare. L’obiettivo è stato raggiunto e già da ieri è iniziato lo svuotamento del serbatoio dai 18mila litri di carburante presenti. Nel frattempo, ieri è partita la ’fase due’ del recupero: la gru "Hebo Lift 2" è tornata in azione per recuperare l’albero del "Bayesian", che giace a 49 metri di profondità. All’albero verranno attaccati dei palloni che, grazie alla forza dell’aria, lo riporteranno in superficie.

Nel frattempo, lo scafo del "Bayesian" è arrivato ieri nel porto di Termini Imerese, condotto dalla piattaforma galleggiante di "Hebo Lift 10" e scortato dalla Capitaneria di Porto. L’azienda Portitalia, che gestisce il terminal container di Termini Imerese, ha avuto incarico dalla Procura della custodia giudiziaria e nei giorni scorsi si è occupata di delimitare l’area delle operazioni con recinzioni e telecamere lungo tutto il perimetro per evitare incursioni e garantire la sicurezza.

RedViar