
Il presidente della Repubblica Mattarella ha concesso l’alto patronato al Pucciniano
Sulle rive del lago di Massaciuccoli, in questi giorni, l’aria è elettrizzante. Il palco del Gran Teatro, che si prepara ad accogliere i capolavori pucciniani, scricchiola sotto i passi dei macchinisti tra le cui mani crescono le impalcature che, coi cambi di scenografia, si trasformeranno nei mondi raccontanti dal Maestro. Nella casa affacciata sul porto, tra i ciliegi di Nagasaky, in cui Madama Butterfly attendeva in “un fil di fumo“ il ritorno dell’amore; o nei palazzi imperiali di Pekino, dove si snoda il gioco d’amore e morte della principessa Turandot. E ancora nella mansarda parigina in cui il cuore di Mimì, nel crudo dell’inverno, si scalda per il poeta squattrinato Rodolfo, o nel sogno inseguito da Manon Lescaut. Quella danza operosa è lo spettacolo che anticipa il debutto: in programma il 18 luglio con la prima di Tosca, immersa nelle atmosfere romane dell’Ottocento, che apre la 71esima stagione del Festival Pucciniano.
Stagione che vanta l’alto patronato del Presidente della Repubblica: la conferma del riconoscimento è arrivata ieri, con una lettera firmata dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti, all’indirizzo della Fondazione lirica guidata dal presidente Fabrizio Miracolo. Insieme all’augurio "per il successo della manifestazione".
Annunciata come "memorabile", col ritorno al Gran Teatro "delle più grandi stelle del panorama musicale" e l’obiettivo ambizioso di passare alla storia, che il presidente Miracolo rivendica con orgoglio. Forse anche per tentare di mitigare un po’ la delusione per le occasioni perse dal Festival di Torre del Lago. Due in particolare: la partecipazione all’Expo di Osaka, dove Viareggio sarà rappresentata dai carristi del Carnevale, e l’adesione al progetto Ricco, per promuovere l’innovazione culturale, sostenere le economie creative, e favorire lo scambio di competenze tra realtà artistiche dell’area mediterranea, che vede Viareggio capofila ma senza la partecipazione del Festival di Torre del Lago.
"Quando mi sono insediato (la nomina è di ottobre ndr), era ormai tardi per essere inclusi in queste due opportunità" dice il presidente Miracolo. "Puccini è uno degli autori più rappresentati del mondo, e il nostro Festival è un’eccellenza internazionale. Dispiace – aggiunge – che chi prima di me ne ha avuto la possibilità non abbia pensato a valorizzare un patrimonio come questo". Non vuole entrare nel merito, "E – aggiunge – non voglio nemmeno far polemica con la Fondazione Carnevale". Che conta sul sostegno totale dell’assessora alla cultura Sandra Mei; che appare, al contrario, sempre più distante dalle rive del lago e dal Festival di Miracolo.