
Elia Galligani e Lorenzo Lollo
"Certi amori non finiscono, fanno dei voli immensi e poi ritornano" cantava Antonello Venditti in una delle sue più famose canzoni d’amore. È così è stato per Elia Galligani che da Viareggio, dopo una stagione (2017-2018) da Castigamatti delle difese avversarie, condita da dribbling funambolici, reti e tanti assit, è divenuto, da onesto giocatore di Eccellenza, un’ala capace di fare la differenza in Serie D ma anche in Lega Pro a suon di reti e di giocate di altra categoria. Elia, dopo due anni da idolo dei tifosi del Siena e dopo tanto girovagare sempre lasciando il segno, a 33 anni ha deciso di tornare nella ‘sua Viareggio, divenendo immediatamente il fiore all’occhiello di una campagna acquisti pensata per primeggiare nel prossimo campionato di Eccellenza.
Elia, bentornato. Dopo 7 anni è lecito aspettarsi lo stesso scatto e lo stesso dribbling?
"Fisicamente mi sento benissimo e mi pare che questi anni non siano mai passati. Sono tornato con più esperienza, ma con la stessa voglia di fare la differenza".
Quanto sei felice?
"Sono felicissimo. Torno a casa al centro di un progetto serio ed ambizioso".
I tifosi bianconeri hanno già potuto vedere, in queste prime settimane, che ‘il motorino’ non si è inceppato. Emblematiche le tue ‘sverniciate’ ai difensori dello Spezia, squadra di Serie B, che non ti frenavano mai... "Il motore è ancora bello carico. Puntare l’uomo e saltarlo con dribbling e velocità restano le mie qualità migliori".
Sì, ma anche sotto rete i numeri sono migliorati.
"Nel corso degli anni ho sempre più fatto vita fa calciatore professionista. Sono migliorato anche in quello. Nelle ultime 2 stagioni il Siena, grazie alle mie giocate: 17 gol e 16 assist in Eccellenza e 7 gol e 6 assit in D, ha messo a referto parecchi punti".
Quando è arrivata la chiamata del Viareggio?
"A fine stagione. Per i bianconeri ho rifiutato squadre di D ambiziose".
Tutti ricordano quella straordinaria stagione con Carlo Bresciani in panchina.
"La stagione più importante della mia carriera, nel senso che mi ha lanciato. Poi mi sono confermato in Lega Pro sia al San Donato Tavernelle che al Grosseto, ma ho avuto esperienze esperienze anche a Carrara e a Mantova". Come procede la preparazione? "Ottimamente. Qui ci sono giocatori veri, che hanno voglia di vincere".
Vangioni cosa ti chiede?
"Di stare tranquillo che la palla arriverà. Poi di fare quello che so fare".
Come ti hanno convinto lui e Reccolani?
"Marcandomi a uomo, anche in vacanza in Croazia. Ma è stato facile dire di sì".
Con le tue qualità avresti potuto avere una carriera più importante?
"Sono comunque contento di ciò che ho fatto. Il rammarico sta nel fatto di non essere andato in serie B, ma alcune dinamiche me lo hanno impedito".
Sergio Iacopetti