Nonostante la vita lo avesse messo di fronte ad alcuni problemi di salute, la sua mente era sempre in grado di sprigionare idee e passioni ogni volta che recuperava le forze. Ma negli ultimi tempi le sue condizioni sono peggiorate in maniera repentina: Gabriele Giannotti (nella foto) si è spento all’ospedale "Versilia" a 73 anni lasciando un grande vuoto innanzitutto tra i suoi familiari, passando per l’intera comunità di Vallecchia – dove viveva – oltre che nel mondo della cultura e tra le decine di ex colleghi con cui aveva lavorato in Comune.
Giannotti era un autentico veterano avendo iniziato nel 1984 come vigile urbano per poi diventare responsabile dell’archivio comunale in piazza Matteotti. Nel 2011, in seguito a una delicata operazione, era stato spostato nell’atrio come usciere, fino alla meritata pensione a fine 2014. Poeta e intellettuale, aveva presentato alcuni suoi versi d’amore in Versiliana e amava anche la filosofia. Da uomo di sinistra, seguiva inoltre la politica ed era iscritto alla Cgil. Lo scorso novembre aveva annunciato su La Nazione la volontà di costituire i "Collettivi proletari contro la solitudine", sorta di sportello da mettere al servizio di chi si sente solo. Lascia la moglie Alessandra, la figlia Giulia e due nipoti: i funerali, a cura della Croce Verde, si terranno oggi alle 16 alla pieve di Vallecchia.
Daniele Masseglia