
La presidente della Cna provinciale, Sabrina Mattei, interviene sui dazi
Dopo mesi di braccio di ferro, Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un accordo sui dazi commerciali. L’intesa prevede un livellamento al 15%, rispetto alla minaccia del 30% paventata dal presidente Trump, per la maggior parte delle esportazioni europee, rispetto a una media precedente del 4,8%. Un risultato che non tranquillizza affatto la Cna visto che, secondo l’Istituto di studi di politica internazionale, i dazi americani colpiscono in particolare i Paesi per cui l’export verso gli Stati Uniti ha un peso economico rilevante, come Germania e Italia.
"Secondo l’Ispi – dice Sabrina Mattei, presidente Cna Lucca – in uno scenario con dazi al 15% il Pil tedesco rallenterebbe di quasi lo 0,3%, quello italiano di quasi lo 0,2%. Si tratta di un impatto notevole su quei settori produttivi che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy". Nella specifico, in provincia di Lucca i settori più in difficoltà sono l’agro-alimentare, il lapideo, la nautica e il calzaturiero.
Nelle scorse settimane Cna nazionale ha pubblicato un approfondimento che analizza in dettaglio la situazione, mettendo in guardia dagli effetti negativi che questa guerra commerciale potrebbe avere sul sistema manifatturiero, con particolare attenzione al ruolo delle micro e piccole imprese. "La politica protezionistica dell’amministrazione Trump – continua Mattei – fatta di slogan e annunci spesso contraddittori, ha creato un clima di incertezza globale, mancando di visione strategica chiara. L’Italia come secondo esportatore europeo negli Stati Uniti si trova quindi in una posizione di vulnerabilità".
A rimetterci sono soprattutto le micro e piccole imprese, che costituiscono il 14% dell’export manifatturiero verso gli Stati Uniti, ma con una fragilità maggiore rispetto ai grandi colossi dell’industria. "In un momento di forti incertezze internazionali – conclude la presidente Cna Lucca – dove gli accordi raggiunti in questa domenica d’estate non sono così rassicuranti, vogliamo rispondere positivamente all’appello fatto nei giorni scorsi dalla consigliera regionale Valentina Mercanti sull’apertura di un tavolo di confronto permanente, aperto a istituzioni, categorie, rappresentanze sindacali, associazioni di impresa e distretti produttivi, per monitorare gli effetti dei dazi Usa sull’economia lucchese. La difesa del nostro sistema produttivo passa da una strategia condivisa, da relazioni commerciali regolate e da un forte impegno, a tutti i livelli, nel sostenere le imprese più esposte".