
La sede Informagiovani di Querceta dove si trovata lo sportello dell’Università
L’Università di Pisa ha comunicato la disdetta del servizio di segreteria decentrata per gli studenti che era stato attivato allo sportello Informagiovani di Querceta. L’ufficio, annunciato con soddisfazione e partito appena un anno fa, si trova a cessare per assenza di risorse. Una decisione che, come si spiega nella lettera a firma del rettore professor Riccardo Zucchi, è motivata da "una significativa riduzione, da parte del Ministero dell’Università, del Fondo di finanziamento ordinario che ha interessato tutte le Università italiane". Dunque per il momento si interrompe questo servizio ma non l’impegno dell’assessorato alla pubblica istruzione a favore dei giovani che intendono proseguire gli studi dopo le scuole secondarie di secondo grado.
"Prendiamo atto con rammarico di questa decisione – spiega l’assessore Valentina Mozzoni – e confidiamo che lo sportello possa essere riattivato in un prossimo futuro, per questo manterremo stretti contatti con l’Università, qualora si profilasse l’opportunità di ripristinare questo servizio. Da parte nostra prosegue l’impegno per sostenere i giovani in scelte tanto importanti, garantendo loro tutti quegli strumenti necessari a compiere scelte consapevoli. Stiamo infatti lavorando alla prossima edizione della giornata di orientcruiting, in programma nel prossimo autunno, per offrire ai giovani una vasta panoramica dei percorsi universitari, di formazione e di lavoro".
L’assessore non manca però di utilizzare parole di biasimo per la mancanza di risorse che è andata a mortificare un progetto pionieristico in Versilia e necessario per dare risposte sul territorio agli studenti universitari. "Mi dispiace– evidenzia Mozzoni – che questi tagli interessino sempre settori strategici per il cittadino, come sanità ed istruzione, perchè poi diminuiscono servizi sul territorio e questo è un esempio eclatante. Lo sportello universitario era attivato da poco e siamo già nelle condizioni di doverlo fermare perchè il Comune non ha certo fondi sufficienti per poter correre in emergenza e garantirne la sopravvivenza. Purtroppo l’amministrazione comunale non può fare niente e ci troviamo a subire questa scelta che certamente non condivido. Ma rimarremo vigili affinchè il servizio venga ripristinato non appena l’Università avrà i fondi a disposizione".
Francesca Navari