SILVIA ANGELICI
Umbria

"Sofferenze ormai intollerabili”. La dignità e l’amore di Stefano Massoli accanto alla moglie Laura nel fine vita

Il marito di Laura Santi racconta le ultime ore della compagna. "La data era decisa da tempo. Ma l'abbiamo tenuta segreta per evitare clamori"

"Sofferenze ormai intollerabili”. La dignità e l’amore di Stefano Massoli accanto alla moglie Laura nel fine vita

Perugia, 22 luglio 2025 - "Laura se n'è andata serena e con il sorriso negli occhi. E sereno sono anche io". Stefano Massoli, marito di Laura Santi, compagno di vita e di battaglie, caregiver a tempo pieno, è stato il pilastro di Laura nel suo percorso per il fine vita. Mano nella mano l'ha accompagnata con amore e coerenza fino alla scelta più coraggiosa. 

Stefano e Laura
Stefano e Laura

Stefano non ha perso energie anche se oggi è un giorno triste per lui, peri i genitori di Laura, Renato e Gabriella, per la sorella Elena e per i tanti amici. Il suo è un dolore composto e dignitoso. Che non sa di sconfitta, ma di conquista verso un diritto: "Quello di decidere quando uscire dalla gabbia e liberarsi di una vita che è diventata un inferno di sofferenza", come diceva Laura. 

 "Dopo anni di progressione di malattia e dopo l'ultimo anno di peggioramento feroce delle sue condizioni, le sofferenze erano diventate per lei intollerabili -  racconta Stefano -  Il percorso, come sapete, è stato lungo e complesso. Laura aveva avuto il via libera dalla Asl di riferimento il mese scorso dopo due anni e mezzo dalla sua richiesta per l’accesso al suicidio assistito e una lunga vicenda giudiziaria. Per ben tre volte aveva rinviato la decisione di andare in Svizzera; nel frattempo anche qui in Umbria è partita la raccolta delle firme per la legge regionale sul fine vita, promossa dall'associazione Luca Coscioni, di cui Laura era attivista". 

"Sofferenze ormai intollerabili”. La dignità e l’amore di Stefano Massoli accanto alla moglie Laura nel fine vita

Già da tempo era stata decisa la data della "partenza". Il farmaco e la strumentazione necessaria sono stati forniti dall'azienda sanitaria, mentre il personale medico e infermieristico che l’ha assistita nella procedura è stato attivato su base volontaria. "Una data - spiega Stefano -fissata con il massimo riserbo - per evitare clamori  e condizionamenti esterni. Se continuerò la battaglia per il suicidio assistito? Lo farò con maggiore determinazione di prima per due motivi: in memoria di Laura e perché ora sono libero e ho più tempo a disposizione". 

A proposito di tempo, Stefano si è dedicato giorno e notte all'assistenza fisica della moglie. Di professione videomaker e regista, Massoli con il fratello Paolo è titolare di una società con sede a Perugia, che si occupa di comunicazione e promozione di video. Negli ultimi tempi ha dovuto lasciare il lavoro per stare vicino a Laura e tenerla per mano fino alla fine dei suoi giorni.