REDAZIONE UMBRIA

Via Fiume Albegna, ricorso respinto. Il Tar dà piena ragione al Comune

Un gruppo di residenti aveva contestato le modifiche alla viabilità. I giudici: "Iter istruttorio adeguato"

La via al centro del contenzioso finito al vaglio dei. giudici amministrativi

La via al centro del contenzioso finito al vaglio dei. giudici amministrativi

Il Tar ha rigettato il ricorso che era stato presentato nel 2023 da un gruppo di residenti di via Fiume Albegna, condannati adesso a pagare anche 2500 euro di multa a favore del Comune di Foligno. Il ricorso ai giudici amministrativi dell’Umbria era stato avanzatoin merito ad una deliberazione con la quale il Comune aveva regolamentato la viabilità in quell’area. I cittadini, assistiti dall’avvocato Giuseppe Caforio, avevano contestato in particolare l’istituzione del senso unico di marcia, lamentando "disagi per i residenti e un aumento del transito veicolare, con conseguente aumento di inquinamento atmosferico e acustico e rischi per la sicurezza pedonale". Per i cittadini sarebbe mancata la fase partecipativa, con la nuova regolamentazione elaborata in via unilaterale e discrezionale del Comune. Nel ricorso i cittadini avrebbero segnalato la possibilità di emissioni inquinanti in un tragitto più lungo per raggiungere via Piave. Per i giudici del Tar, però, la variante al Piano urbano di mobilità sostenibile e il successivo provvedimento di regolamentazione della viabilità sono stati adottati "all’esito di un adeguato percorso istruttorio". Percorso amministrativo scandito prima dall’adozione e poi dall’approvazione da parte del consiglio comunale della variante al Piano urbano mobilità sostenibile (Pums) con la possibilità per gli stessi residenti di presentare, tra le due fasi, eventuali osservazioni. Osservazioni che, però, non sarebbero pervenute, dando così il via libera all’approvazione del provvedimento. E ancora, del tutto indimostrate sempre secondo i giudici amministrativi sono le affermazioni circa le ricadute dell’istituzione del contestato senso unico di marcia in termini ambientali e di disagio per i residenti, ma anche le contestazioni circa la minor sicurezza della zona dovuta ad un aumento di velocità comportato dall’entrata in vigore del senso unico che, invece, sarebbe stato attenuato dell’istituzione del limite di velocità dei 30 km/ e dalla realizzazione di un attraversamento pedonale. Infine, sempre per i giudici del tar l’evidente ridotta lunghezza di via Fiume Albegna non può portare a ritenere realmente impattante l’istituzione del senso unico di marcia sui tempi medi di viaggio dei residenti. Quindi ricorso respinto, con possibilità dei cittadini di rivolgersi ora al Consiglio di Stato.