SILVIA ANGELICI
Cronaca

Verde, la città si mobilita: "No all’abbattimento dei 18 alberi del parco"

Il Circolo Vas e i comitati ambientalisti hanno organizzato un sit-in di protesta per salvare le piante della Passeggiata. I 5 Stelle: "Bandecchi fermi lo scempio" .

La pioggia non ha fermato la protesta

La pioggia non ha fermato la protesta

Prosegue a Terni la mobilitazione per “salvare“ i 18 alberi che sorgono nelle vicinanze del parco de La Passeggiata. Martedì, nonostante la pioggia, un centinaio di persone hanno aderito al sit-in organizzato dal comitato Sos Verde Pubblico e dal Circolo territoriale Vas di Terni e Narni per dire “no“ all’abbattimento delle piante, scelta adottata dal sindaco Stefano Bandecchi con ordinanza, sulla base di una relazione tecnica che si inserisce in un contesto di verde urbano che fa già discutere da tempo.

"Un grido unanime si è levato per difendere il cuore verde di Terni e il suo patrimonio storico - riferiscono i 5 Stelle - . L’evento di martedì ha visto una partecipazione trasversale, con persone di tutte le età. La volontà è di proteggere il patrimonio naturale di Terni. Questa decisione dell’amministrazione viene percepita come un attacco al legame profondo che i ternani hanno con i loro spazi verdi. Un attacco che prosegue in fila dopo una serie di “maltrattamenti” che la Giunta Bandecchi sta facendo a Terni. Giusto per citare: piazza Ridolfi. Chiediamo un immediato ripensamento del progetto, proponendo alternative che tutelino gli alberi esistenti e che valorizzino l’area in modo sostenibile. Il sit-in non è stato solo una manifestazione di dissenso, ma un appello alla partecipazione e alla responsabilità collettiva. I cittadini e noi, non cambiamo idea. Siamo decisi a continuare la protesta per far sentire la nostra voce e difendere la Passeggiata, simbolo di identità e resilienza per tutta la comunità ternana". Pierluigi Rainone, Verdi e Ambiente e Società, ha spiegato le ragioni della protesta. Ha parlato di “perizia generica” da parte di Afor (Agenzia Forestale Regionale) e aggiunge: "Ci sono delle problematiche – dice – ma niente di che rispetto a situazioni ben più gravi, se dovesse passare questa logica di abbattimenti per cause climatiche estreme dovremmo abbattere tutti gli alberi, in tutte le città".

E si fa sentire anche la voce dell’ex sindaco Leonardo Latini. Numeri alla mano spiega che "dal giugno 2018 al febbraio 2023 sono stati messi a dimora 1733 gli alberi, contro gli 894 abbattuti, con un risultato positivo di 839 piante in più".