MATTEO ALFIERI
Cronaca

Il taglio degli eucalipti. Ambientalisti su tutte le furie: "Erano piante sane. Perchè?"

Barocci e Giardelli (Forum) contro gli abbattimenti avvenuti nei giorni scorsi "Alberi stabili e non malati. Chiediamo al sindaco come intende rimediare a questo scempio".

Alcuni degli alberi tagliati

Alcuni degli alberi tagliati

"Un intero viale di eucalipti presenti da decenni sono stati tagliati. 83 piante adulte e sane che ci donavano ombra, frescura ed ossigeno, eliminati nel silenzio, senza discussioni, con un atto della giunta ad oggi non pubblicato sul sito del Comune". Inizia così Roberto Barocci, leader del movimento ambientalista grossetano che insieme a Ubaldo Giardelli polemizza sul taglio delle piante sulla strada per Valli.

"E così, dopo aver partecipato qualche settimana fa, al gran completo, alla presentazione di una città attenta al verde, ecco che la giunta smentisce se stessa iscrivendosi al partito della motosega, che a Follonica ha fatto negli anni tanti danni al patrimonio verde della città – aggiungono –. Quegli alberi presenti nel viale da decenni erano sani e stabili, consolidavano gli argini, trattenevano l’acqua, e qualsiasi studio scientifico può confermare che gli alberi diminuiscono il rischio idraulico, offrivano rifugio a tutto un ecosistema di insetti, uccelli che in questo momento nidificano".

Barocci e Giardelli proseguono: "Il Forum Ambientalista ricorda al sindaco che la letteratura scientifica è unanime nel sottolineare l’importanza degli alberi, e in particolare degli eucalipti che, secondo studi del Cnr, risultano tra i migliori per assorbimento della Co2, per purificazione delle polveri sottili, per il sequestro delle principali polveri tossiche generate dalle combustioni, per la riduzione della temperatura e degli effetti nefasti delle isole di calore urbano".

Poi chiudono: "Chiediamo al sindaco: come si intende rimediare? Gli interessi da curare non sono quelli degli impianti di biomasse, o talvolta del bilancio, quando gli alberi sono considerati come spesa e non come bene comune".