REDAZIONE UMBRIA

Ucciso con la motosega, ora c’è un fascicolo. I Ris arrivano a Terni alla ricerca della verità

Aperto un fascicolo per omicidio (senza indagati) per la morte dell’ex finanziere Andrea Fiorelli

I carabinieri a Prisciano, dove è stato trovato il cadavere dell’ex finanziere Andrea Fiorelli

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Terni, 26 agosto 2025 – Sono arrivati con le tute bianche, i calzari e le valigette piene di tecnica e scienza. Spetta a loro, agli operatori del Raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri, fornire elementi utili a ricostruire quanto accaduto a Terni, nella villetta degli orrori, dove un ex finanziere di 59 anni, Andrea Fiorelli, è stato trovato sgozzato, probabilmente da una motosega, nella tarda serata di venerdì.

Il sopralluogo dei militari del Ris è iniziato ieri mattina, poco dopo le 11 ed è andato avanti per tutta la giornata. Non è escluso che gli specialisti dei carabinieri tornino anche oggi a Prisciano, il luogo alla periferia di Terni dove si è consumata la tragedia. Agli accertamenti tecnico-scientifici, disposti nell’ambito dell’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni e coordinata dal pubblico ministero Raffaele Pesiri, è chiesto di fornire indicazioni su come siano andate le cose: se davvero (come sembra ritengano sempre più probabile gli inquirenti, tanto che è già stato aperto un fascicolo con l’omicidio come ipotesi di reato, per ora senza indagati) si sia trattato di un delitto o, seppure l’ipotesi si faccia remota, possa essersi trattato di un drammatico suicidio.

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Al Ris, quindi, è chiesto di fornire indicazioni sulla dinamica e, se dovessero emergere elementi, anche su eventuali responsabilità. Il Ris ha iniziato il sopralluogo dal garage: lì, all’interno di un’auto, è stato ritrovato il corpo di Fiorelli. A fare la tragica scoperta era stato l’anziano padre della vittima: non vedendolo rincasare per cena, era sceso per cercarlo. Si era trovato di fronte la peggiore delle scene.

Nella rimessa, i carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche hanno lavorato per un paio d’ore: lì è stata trovata anche la motosega elettrica (subito posta sotto sequestro, come il luogo dell’orrore) che sarebbe ritenuta responsabile della profonda ferita alla gola che ha causato la morte di Fiorelli. I carabinieri, quindi, si sono spostati nella villetta alla quale il garage è annesso, dove vivono il figlio venticinquenne di Fiorelli e la moglie: il primo ha raccontato gli investigatori che dormiva al momento del ritrovamento del padre, mentre la donna era fuori per lavoro.

Gli inquirenti attendono indicazioni utili anche dall’autopsia: l’incarico a effettuare l’esame medico-legale sarà conferito domani, a un pool di professionisti. L’accertamento potrebbe iniziare domani stesso, subito dopo la procedura giuridica che assegna il compito di eseguire gli esami. Intanto i militari proseguono nell’attività investigativa e continuano ad ascoltare familiari e conoscenti dell’uomo per ricostruire le sue ultime ore di vita.

Annalisa Angelici