SARA MINCIARONI
Cronaca

Tre nuove corse per l’Alta Valnestore. L’area sempre più connessa

Saranno garantite da minibus. Il potenziamento dei collegamenti anche in vista del Brt a Tavernelle

Novità in vista per il trasporto pubblico a Panicale e in tutta l’Alta Valnestore che sarà sempre più interconnessa

Novità in vista per il trasporto pubblico a Panicale e in tutta l’Alta Valnestore che sarà sempre più interconnessa

Tre nuove corse giornaliere (mattina, pomeriggio e tardo pomeriggio) servite da minibus che collegheranno l’Alta Valnestore con la sponda nord del lago Trasimeno. "Una viabilità circolare – ha spiegato il sindaco Giulio Cherubini – che si raccorderà e coordinerà con le tratte ferroviarie esistenti, in particolare la direttrice Foligno-Perugia-Terontola e la stazione di Chiusi, con il servizio di navigazione sul lago e, sulla direttrice viaria di Perugia, con il terminal del Brt/metrobus che sorgerà nella frazione di Tavernelle, nel comune di Panicale".

È stato, infatti, recentemente approvato il progetto esecutivo per il nuovo terminal dell’infrastruttura che sorgerà in piazzale Amendola. Il metrobus rappresenterà così il nuovo sistema di collegamento tra il capoluogo e il Trasimeno, con la frazione di Tavernelle scelta come porta di accesso da ovest attraverso la Sr 220 Pievaiola. Dal terminal, con la terza rete del Pums Trasimeno 2035, partiranno le mini navette a servizio dei comuni di Piegaro, Paciano, Panicale e Città della Pieve, raccogliendo anche gli utenti provenienti dalle località limitrofe (in particolare l’Orvietano) e un rapido collegamento con il capoluogo e le altre destinazioni regionali.

Tra i progetti per le aree interne per cui l’Unione è stata finanziata da Regione Umbria nel 2024 per oltre 12 milioni di euro, vi è infatti anche un progetto per realizzare un Piano urbano della mobilità sostenibile e una rete di trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma per collegare tra loro gli otto comuni del Trasimeno e connetterli con le principali direttrici viarie e ferroviarie, con punti strategici e nodali. Tre sono le schede di intervento che riguardano tale progetto. La prima, che prevede il finanziamento con risorse nazionali per quasi 108mila euro, riguarda proprio la definizione del Piano urbano della mobilità sostenibile dell’area interna dell’Unione, come strumento di pianificazione della mobilità a livello comprensoriale per il decennio 2025-2035.

Un’altra scheda, per 95mila euro, è relativa alla creazione di un Mobility management per attuare il piano. Infine, la scheda che prevede una prima messa a terra del Pums Trasimeno 2035 con la sperimentazione di una terza rete di servizi Tpl su gomma per 700mila euro, oltre a un cofinanziamento dell’Unione dei Comuni del Trasimeno per 92mila euro. L’attuazione è volta a valutarne l’efficacia al fine di una sua eventuale successiva integrazione nel Piano regionale trasporti.