DANIELE MINNI
Cronaca

In ballo il futuro dell’ospedale. Verso il summit con la Regione

Spoleto, la presidente Proietti incontrerà i comitati a luglio per fare il punto sul "San Matteo degli Infermi" e dei reparti dopo le chiusure del 2020.

L’ospedale San Matteo degli Infermi

L’ospedale San Matteo degli Infermi

La presidente della Regione, Stefania Proietti, a luglio sarà a Spoleto per fare il punto della situazione sul futuro dell’ospedale. Ad annunciarlo sono lo Spoleto City Forum, il comitato civico per la salute pubblica e l’emergenza sanitaria della città di Spoleto e della Valnerina, il comitato di strada per la salute pubblica e il coordinamento per la pace i diritti e la difesa dell’ambiente che da anni si stanno battendo per la riapertura di tutti i reparti e servizi dell’ospedale San Matteo degli infermi di Spoleto (chiusi nell’ottobre 2020 e non più riaperti).

Nei giorni scorsi hanno incontrato al Broletto di Perugia, la presidente e assessore alla Sanità, Stefania Proietti, per ribadire l’unanime richiesta del territorio. I comitati che hanno raccolto in una petizione consegnata alla Regione anche 10mila firme, chiedono la reintegrazione di tutti i reparti dell’emergenza-urgenza nell’ospedale di Spoleto, con superamento della logica del cosiddetto “Terzo polo“, cominciando dall’immediata riattivazione di punto nascita e pediatria, sospesi nell’ottobre 2020 con la pretestuosa occasione dell’epidemia. "Una scelta politica inaccettabile – scrivono i rappresentanti dei comitati - che si ripercuote anche su altre realtà ospedaliere come il San Giovanni Battista di Foligno che rischia di collassare sotto un carico di lavoro a cui non è in grado di dare risposta".

Secondo lo stesso comitato "La presidente Proietti ha convenuto che vadano mantenuti gli impegni da lei stessa in tal senso assunti nel programma e in campagna elettorale, ma nell’incontro non è stata protocollata un’intesa che traduca in dettaglio questi pur ribaditi impegni né è stato fornito un cronoprogramma di attuazione". Il colloquio può dirsi pertanto "aperto ma, secondo le associazioni cittadine "non stringente e tutt’ora gravato da ombre politiche che devono essere sgomberate. Le procedure ipotizzate dalla Presidente-Assessore restano sue scelte, che potrà illustrare, se crede, in una visita a Spoleto in progetto per il mese di luglio". I quattro comitati quindi si aspettano che "tale visita non si risolva in una riedizione del grottesco consiglio Comunale aperto-beffa con cui l’Amministrazione Comunale si rese addirittura complice del degrado dell’ospedale e umiliazione della città". I comitati nei prossimi giorni organizzeranno un incontro pubblico per informare la cittadinanza sui contenuti dell’incontro avuto di recente con il col governo regionale.