
Drastico ridimensionamento delle corse per i comuni a nord dell’Umbria
Altotevere sempre più a rischio isolamento, soprattutto nella stagione estiva. I comuni a nord dell’Umbria con la fine delle attività scolastiche non avranno più il servizio di trasporto su ferro: alcune corse saranno sostituite con i bus mentre altre, pare, verranno ‘tagliate’.
Dal 9 giugno con la chiusura di tutte le scuole il treno che unisce Città di Castello e Perugia si ferma (a causa di una serie di lavori da portare a termine sulla linea) e gli utenti potranno contare, solo parzialmente, su una serie di bus sostitutivi. Negli orari estivi infatti sarebbero in previsione una serie di riduzioni soprattutto verso i comuni minori come Citerna, Montone Pietralunga, Volterrano o Lisciano Niccone per i quali c’è il serio rischio che non ci sia nemmeno un autobus.
Per non parlare del collegamento verso Gubbio: il malcapitato utente dovrà arrivare a Perugia, prendere la coincidenza con Fratticiola Selvatica e da lì aspettare il bus per Gubbio per un viaggio di oltre 4 ore (in auto da Città di Castello ci vogliono 45 minuti).
La questione trasporti è talmente ‘calda’ che è stata anche al centro del recente Consiglio comunale su sollecitazione del consigliere Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) che chiedeva conto dei progetti futuri sull’alta velocità. "Per Città di Castello è doveroso giocare la partita sul collegamento di Rigutino, una scelta che rispetto alle altre opzioni in campo è nettamente più vantaggiosa per il nostro territorio, ed è doveroso fare squadra con le associazioni di categoria per sostenere questa posizione". È la posizione che ha espresso il sindaco Luca Secondi anche alla luce del confronto avuto con la presidente della Regione Stefania Proietti in occasione della recente visita a Città di Castello.
"La decisione sul collegamento all’alta velocità è nelle mani di Trenitalia, che ha affidato la progettazione a Italferr – ha spiegato Secondi – da cui la Regione sta aspettando le carte per comprendere che tipo di valutazione sia in corso".
Il sindaco ha quindi completato la risposta facendo presente che "per la ex Fcu al momento sono in campo due piani di intervento finanziati dal Pnrr: uno per l’adeguamento dei sistemi di sicurezza nella tratta Città di Castello-Perugia che permetterà di innalzare la velocità ora limitata a 50 km/h; l’altro per l’ammodernamento della tratta verso Sansepolcro, con sistemi di sicurezza necessari a garantire una velocità superiore". Lignani Marchesani aveva richiamato l’attenzione proprio sulle condizioni della ex Fcu ponendo l’accento sull’importanza che venga monitorato il rispetto della deadline del giugno 2026.