CRISTINA CRISCI
Cronaca

Trasporti su ferro al centro del dibattito. Maggioranza e opposizione chiedono lumi

Viene sollecitato l’impegno delle istituzioni per la riattivazione della tratta delle ex Fcu verso la Toscana

I trasporti su rotaia tornano al centro del dibattito politico

I trasporti su rotaia tornano al centro del dibattito politico

Il futuro dei trasporti su ferro di nuovo sul tavolo della politica. Un ordine del giorno firmato dai gruppi di maggioranza (proposto dal consigliere Claudio Serafini) sollecita un impegno concreto alle istituzioni di ogni livello per riattivare la tratta ex Fcu verso la Toscana. Nel contempo anche il consigliere di opposizione Andrea Lignani Marchesani chiede conto del futuro della linea su ferro in Altotevere. Nel giro di poche ore i trasporti sono così finiti al centro dell’agenda istituzionale.

Ieri il consigliere Serafini ha presentato un ordine del giorno insieme alla maggioranza (Pd, Socialisti e Lista Secondi) per impegnare sindaco e Giunta con tutti gli enti coinvolti (regioni Umbria e Toscana e Ministero) affinché "il progetto MedioEtruria preveda al suo interno il ripristino del collegamento Città di Castello - Arezzo in vista della stazione di alta velocità individuata a Rigutino". Si torna dunque a chiedere per l’ennesima volta lo sfondamento a nord della ferrovia, da troppo tempo ‘ferma’ in questa zona al confine tra Umbria e Toscana (da Città di Castello si viaggia solo in direzione Perugia e non più verso Sansepolcro).

Il collegamento ferroviario ex Fcu su questa tratta venne infatti interrotto dal settembre 2017 e mai più ripristinato. Nel documento i consiglieri di maggioranza ricordano che l’Alta Umbria è importante punto di riferimento per lo sviluppo delle attività produttive, "un ruolo che oggi appare compromesso anche dalla carenza delle infrastrutture moderne: c’è la necessita di costante attenzione da parte di tutti i livelli istituzionali, attraverso azioni di crescita e adeguamento infrastrutturale".

A chiedere un maggiore ‘pressing’ del Comune verso la Regione è anche l’opposizione, con il consigliere Andrea Lignani Marchesani che dice: "L’assessore ai trasporti umbro ha indicato giugno 2026 per il ripristino totale della ferrovia Sansepolcro-Terni, ma il rischio che la tratta a nord di cui Città di Castello è baricentro rimanga un ramo secco trascurato è dietro l’angolo… Treni diesel e tempi di percorrenza superiori all’ora per raggiungere Perugia sono timori assolutamente concreti. Eppure la tratta Sansepolcro-Città di Castello necessita di interventi che, con volontà politica, potrebbero essere ultimati più celermente rispetto ad altri territori. Doverosa quindi un’azione da parte del comune e un dibattito che focalizzi l’argomento", conclude Lignani che chiede dunque di conoscere i reali tempi del progetto.