
Inaugurata la personale dell’artista britannico. Oggi spettacolo "A ruota libera"
TODI - "Preservare la storia, continuando a scrivere nuove pagine di bellezza": con queste parole di Beverly Pepper la Fondazione che porta il suo nome ha portato a Todi, nell’ambito del Todi Festival, le opere di Ian Davenport, uno dei più importanti artisti britannici che per la seconda volta espone in uno spazio pubblico italiano, dopo il prestigioso Chiostro del Bramante. La personale è stata inaugurata ieri mattina, nel vivo del festival: otto opere, cascate di colore a bande verticali che a tratti invadono il pavimento, come se fossero ancora in corso di liquefazione e formazione. Sono le note puddle Painting, dipinti pensati prorio per lo spazio della Sala delle Pietre, cui si aggiungono alcune Splats, opere dai colori sempre vivaci ma disposti in maniera più controllata su carta di grande formato. Un’opera di queste, sul solco di una tradizione che ha visto farlo già Arnaldo Pomodoro, Fabrizio Plessi e Mark di Suvero, sarà donata al Comune di Todi che, con ogni probabilità, la collocherà in una scuola di prossima realizzazione. Ad ammirare la proiezione i quasi mille ospiti che nella stessa giornata hanno partecipato a "Dining 1000 La Cena Bianca" nella centrale Piazza del Popolo. Peccato la contemporaneità di alcuni appuntamenti che ieri, all’incirca alla stessa ora, ha visto anche il chiostro di San Fortunato trasformarsi in un luogo di poesia e memoria con "Parole al vento", omaggio ad Alda Merini della compagnia teatrale CETEC Dentro/Fuori San Vittore fondata da Donatella Massimilla che da anni lavora nelle carceri per un teatro inclusivo. Tra gli appuntamenti di oggi, si segnala lo spettacolo con il pubblico "A ruota libera", alle 21 al Nido dell’Aquila, dove l’interprete Max Paiella, moderno cantastorie, si muove tra note, parole e canzoni. Alle 18,30, sempre al Nido dell’Aquila, "Hikikomori" di Antonio Mocciola. Susi Felceti