MICHELE BIANUCCI
Cronaca

Terremoto Umbria, corsa contro il tempo per dare una casa agli sfollati

Ricognizione del Comune di Umbertide e della Protezione civile per ospitare chi ha perso l'abitazione

Perugia, 14 marzo 2023 – Il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, insieme all’Assessorato e ai tecnici della Protezione civile regionale, hanno già individuato in linea di massima gli edifici dove potranno essere ospitati i cinquecento sfollati del terremoto: abitazioni sfitte, invendute; hotel e agriturismi per gli alloggi di breve durata.

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Regione e Comune hanno effettuato una ricognizione a grandi linee per cercare di capire il numero delle disponibilità nel territorio comunale di Umbertide o eventualmente nei territori limitrofi e i posti ci sarebbero.

Niente casette, roulotte o container: solo per le procedure di esproprio dei terreni dove impiantarle servirebbero settimane, spiegano dall’assessorato.

Adesso però il tema è quello di fare presto: tra Umbertide, Montone e Gubbio, i vigili del fuoco hanno svolto finora 534 interventi: 329 per verifiche statiche e sopralluoghi tecnici, 150 per la messa in sicurezza di edifici dissestati e la rimozione di parti pericolanti, 46 in assistenza alla popolazione per il recupero beni da edifici lesionati.

Sulle 329 statiche, 36 sono stati i giudizi di grave entità, 61 quelli di lieve entità. Attualmente sono 84 i vigili del fuoco impegnati, tra cui squadre giunte a rinforzo di quelle locali provenienti da Marche, Lombardia e Veneto.

Se tutto andrà bene le carte da spedire a Roma saranno pronte nel fine settimana e la Regione conta venga dichiarato lo stato di emergenza già al prossimo Consiglio dei Ministri.

E proprio ieri la giunta regionale dell’Umbria, nella seduta straordinaria di oggi, ha deliberato di dare mandato al servizio Protezione civile ed emergenze, con il supporto del servizio Rischio sismico della Regione, di redigere insieme a tecnici ministeriali l’apposita relazione da inviare al dipartimento nazionale di Protezione civile per la dichiarazione dello stato di emergenza, richiesta che sarà valutata dal governo nazionale con l’obiettivo di ottenere il Cas (Contributo di autonoma sistemazione) per le famiglie e le attività economiche.

Sia l’assessore Enrico Melasecche che la presidente Donatella Tesei hanno ribadito che "la cosa fondamentale credo sia affrontare questo terremoto in maniera un po’ difforme, grazie anche all’esperienza del passato.

Come Regione stiamo facendo i salti mortali, con varie delibere, per cercare di chiudere il terremoto del ‘97 su cui ancora stiamo lavorando e non è possibile dopo 25 anni ritrovarsi una coda lunghissima di pratiche amministrative. Abbiamo sveltito, semplificato e siamo venuti incontro ai Comuni, anche dando un contributo diretto in termini di personale e di tecnici, per chiudere. Ma proprio dall’esperienza precedente dobbiamo partire per velocizzare il tutto".