
Il Trio Mandili si esibisce all’approdo di Sant’Arcangelo di Magione Andrà in scena una moderna fiaba caucasica (ingresso libero)
È un fine luglio denso di appuntamenti e atmosfere che spaziano dal folk al jazz, all’underground americano: pariamo del cartellone di Suoni Controvento promosso dall’Associazione umbra della canzone e della musica d’autore. Si inizia oggi con il concerto ad ingresso libero al tramonto (dalle 19) del Trio Mandili all’approdo di Sant’Arcangelo di Magione. In riva al Lago andrà in scena una moderna fiaba caucasica: la polifonia tradizionale georgiana eseguita da tre voci femminili. Domani alle 17.30 appuntamento al passo di Scentinelle sul valico di Castelluccio di Norcia con Giorgio Poi e il suo tour di presentazione di “Schegge“. Lunedì 28 Suoni Controvento si trasferisce all’interno del Castello di Montesanto (Sellano) per il concerto debutto (ore 21) del nuovo lavoro “The Citadel” di una delle formazioni più potenti del jazz italiano.
L’Abbazia di Sitria di Scheggia e Pascelupo farà invece da scenario all’appuntamento di martedì 29 con i Folk Traffic (Pietro Paris – contrabbasso, composizioni, Francesco Panconesi – sassofono tenore, Ruggero Fornari – chitarra, Andrea Beninati – batteria, violoncello). Alle 21 concerto-debutto del nuovo vinile “Folk Traffic” e anteprima della produzione del gruppo dedicata al “suono” di David Lynch.
Mercoledì 30 il tour italiano di Joseph Arthur arriva a Campello Alto (ore 21). Nato artisticamente tra l’Ohio e Atlanta, scoperto e lanciato da Peter Gabriel, il folksinger e songwriter di culto è diventato un beniamino non solo della scena folk e underground americana, ma anche artista apprezzato da autentici giganti come Lou Reed e Michael Stipe. Nel 2010 formò il trio Fistful of Mercy insieme a Ben Harper e Dhani Harrison, pubblicando il disco “As I Call You Down”. Nel 2014 pubblicò un album-tributo all’amico Lou Reed con 12 brani riletti in chiave acustica, e intitolato semplicemente “Lou”. Nel 2025 è prevista l’uscita di un nuovo album, a 6 anni dal precedente “Come Back World” e a 7 da “Arthur Buck”, registrato insieme a Peter Buck dei Rem. Giovedì il Festival torna nell’incantevole borgo di Rotecastello, vicino San Venanzo con il concerto di Alessio Bondì (ore 21). Cos’è la musica siciliana? Quali sono le radici profonde? Questo è il tormento, la ricerca, quasi la vocazione che ha riversato Bondì, con tutto il suo fragore artistico, in “Runnegghiè”: un lavoro intimo e al contempo collettivo, un mondo sonoro fatto di estremi opposti, denso di violenza e dolcezze.