
Ancora episdi di criminalità a Fontivegeg dove è stata istituita la cosiddetta “zona rossa“ per l’alto tasso di delinquenza
"Dammi i soldi". Il ragazzo non cede e lui lo prende a pugni. Lo strattona, gli ruba quelle poche monete che aveva in tasca e fugge. Siamo a Fontivegge, in piazza Vittorio Veneto. Siamo nella cosiddetta “zona sorvegliata speciale“ di Perugia, quartiere violento, rissoso, tanto che da Roma sono arrivati rinforzi speciali per presidiare la zona e garantire la sicurezza ai residenti e a chi ci lavora.
Ma ecco come sono andati i fatti. Lui è un nigeriano di 35 anni. Rapina un ragazzo mentre beveva un caffè. Lo colpisce con una serie di pugni al volto all’interno di un bar all’ora di pranzo. Lo straniero è residente nel capoluogo ed è già conosciuto alle forze dell’ordine. Ha aggredito il giovane dopo che quest’ultimo si era rifiutato di consegnargli le poche monete che aveva in mano. Con spintoni e colpi al volto, il rapinatore è riuscito a impossessarsi del magro bottino della rapina e poi a scappare dalla zona.
Immediatamente sono scattate le ricerche dei carabinieri che, nel giro di poche ore, hanno rintracciato il 35enne, che è stato riconosciuto dalla vittima della rapina, un ragazzo di 26 anni italiano e residente a Perugia.
Lo straniero aveva con sè anche un coltello, spray al peperoncino e una dose residua di eroina. Non più tardi di sei giorni fa, i carabinieri della squadra del VI Battaglione “Toscana”, impegnati nel Capoluogo a supporto dei colleghi dell’Arma perugina per offrire maggior sicurezza ai cittadini, hanno denunciato in stato di libertà un 22enne pakistano, clandestino e senza fissa dimora. L’extracomunitario, privo di documenti, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di 15 cm (di cui 7 di lama) nascosto nella tasca dei pantaloni. Portato in Caserma è risultato anche essere entrato illegalmente nel territorio dello Stato italiano.
Intanto nei quarantacinque giorni di “zona rossa“ a Fontivegge il risultato dell’ordinanza firmata dal prefetto Francesco Zito è nei numeri resi noti dal sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco. "Dal 16 giugno al 30 luglio, nei servizi dedicati alla cosiddetta zona rossa’, sono stati impiegati 512 operatori tra polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, con il supporto di 60 unità della polizia locale. L’attività svolta ha portato a risultati importanti: 1.981 persone identificate, di cui 938 stranieri, 949 veicoli controllati, 23 persone denunciate, 10 ordini di allontanamento".