MICHELE NUCCI
Cronaca

Sicurezza, lite sindaca-Governo. “Più Stato a fianco dei Comuni”. ‘Macché, a Perugia tanti agenti’

Ferdinandi nell’incontro col ministro Piantedosi ha chiesto l’istituzione di un Fondo nazionale. La replica del sottosegretario: “A Perugia il rapporto polizia/popolazione è più alto della media”

La sindaca di Perugia, Vittoria Frdinandi e il sottosegretario Nicola Molteni

La sindaca di Perugia, Vittoria Frdinandi e il sottosegretario Nicola Molteni

Perugia, 18 luglio 2025 – Non c’è pace su sicurezza e ordine pubblico. E stavolta il botta e risposta è tra la sindaca di Perugia, Vittoria Frdinandi e il sottosegretario Nicola Molteni. Sul tema della sicurezza “I Comuni sono pronti, ora tocca allo Stato”ha detto la prima cittadina al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso di un incontro a Roma con una delegazione dell’Anci.

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“La sicurezza è una priorità, serve più Stato al fianco dei Comuni” ha detto al termine della riunione. E “perché sia davvero garantito questo diritto, servono investimenti, strumenti e fiducia nei territori” ha aggiunto. “Ho incontrato il ministro Piantedosi - ha spiegato ancora Ferdinandi - per ribadire una verità semplice, ma troppo spesso ignorata: sulla sicurezza urbana lo Stato deve fare la propria parte. La sicurezza non è ordine pubblico ma soprattutto vivibilità, coesione sociale, prevenzione, prossimità. E su tutto questo, oggi, sono i sindaci a portare il peso più grande e spesso senza strumenti e fondi adeguati”. “I Comuni - ha ribadito la sindaca - stanno affrontando sfide enormi che vanno dal contrasto alla violenza giovanile alla gestione della malamovida, fino all’aumento del disagio psicosociale, tutto senza un sistema stabile e pianificato di finanziamenti. Ma a volte, tutto ciò non basta: lo Stato deve fare la sua parte. Per questo, come Anci abbiamo chiesto l’istituzione di un Fondo nazionale stabile per la sicurezza urbana integrata, con risorse certe e durature; il rafforzamento degli organici delle polizie locali, oggi in forte calo, con un piano straordinario di assunzioni finanziato dallo Stato”.

“È davvero curioso sentire Ferdinandi, lamentare l’assenza dello Stato sulla sicurezza, quando i numeri raccontano ben altra storia - replica Molteni –. Nel Comune di Perugia il rapporto tra forze di polizia e popolazione è di 1 agente ogni 204 abitanti, nettamente superiore alla media nazionale di 1 ogni 222. Quindi, se c’è un posto dove lo Stato è ben presente, è proprio Perugia. Al Prefetto - ricorda in una nota l’esponente governativo - sono stati assegnati 32 militari dell’operazione Strade sicure, per presidiare obiettivi sensibili. E nonostante i saldi fisiologici di personale, nel solo primo semestre 2025 la Polizia di Stato ha avuto un saldo positivo di +10 unità. Senza contare le 16 nuove assegnazioni ai carabinieri e le 4 alla guardia di finanza, sempre nella provincia. Quanto agli investimenti, parliamoci chiaro: oltre 670.000 euro sono stati destinati al Comune, con contributi diretti per videosorveglianza, sicurezza urbana, iniziative nelle scuole e contro le truffe agli anziani. E mentre si denuncia a gran voce l’abbandono, la criminalità a Perugia è diminuita del 23% nei primi 5 mesi del 2025. Prima di chiedere ‘più Stato – conclude –, bisognerebbe riconoscere quel che già c’è, funziona e produce risultati”.