
La sentenza definitiva del tribunale (Foto di repertorio)
Gubbio, 15 luglio 2025 – Sono scattate ieri le manette per un 38enne eugubino, riconosciuto colpevole, in via definitiva, del reato di violenza sessuale. I fatti risalgono a tre anni fa circa, quando una donna di Gubbio, coetanea dell’uomo, si era rivolta ai carabinieri denunciando di essere stata vittima di una violenza sessuale da parte di un suo conoscente. In particolare, la donna aveva riferito di averlo incontrato in un locale in cui stava trascorrendo una serata con un’amica.
I tre, poi, avevano proseguito insieme il “tour“ dei locali, nel corso del quale erano state ovviamente consumate svariate bevande alcoliche, prima di decidere di concludere la serata a casa dell’uomo, dove la vittima era rimasta da sola in quanto l’amica aveva scelto di tornare alla propria abitazione. Proprio in quella circostanza si sarebbe verificata la violenza: la donna ha infatti raccontato in tribunale che si era addormentata in casa dell’uomo e che si era risvegliata stesa a letto, proprio mentre stava subendo la violenza sessuale. Dopo essersi riuscita a liberare, alcune ore dopo la vittima era andata in ospedale e poi a sporgere denuncia ai carabinieri della stazione di Gubbio.
Le indagini, grazie all’accuratezza della descrizione dei fatti, avevano permesso di identificare l’uomo in tempi brevi e di denunciarlo. Il processo si era svolto con il rito abbreviato e si era concluso con la sentenza di condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione oltre a un risarcimento di 20mila. Con i successivi ricorsi, il caso è arrivato in Cassazione. La Suprema Corte, ad aprile, ha dichiarato inammissibile il ricorso a carico del condannato, consentendo il passaggio in giudicato della sentenza. Ieri, dunque, l’arresto da parte dei carabinieri della stazione di Gubbio in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura. L’uomo è stato portato nel carcere di Capanne dove dovrà scontare la condanna di 2 anni e 8 mesi di reclusione.
A Gubbio è presente un Centro Antiviolenza dedicato a Maria Edes Panfili, che può offrire ascolto, aiuto e supporto mantenendo sempre l’anonimato e la sicurezza degli utenti .