
Gli eventi si sono tenuti nel Monastero delle Benedettine di Citerna, luogo che padre Sorge amava particolarmente
Il silenzio del Monastero delle Benedettine di Citerna ha fatto da cornice al ricordo del gesuita padre Bartolomeo Sorge, intellettuale e uomo di chiesa che ha segnato decenni di storia culturale e sociale italiana. A quasi cinque anni dalla sua morte (2 novembre 2020), l’associazione “Ospedale da Campo“ di Città di Castello ha rinnovato, con le monache, il tradizionale appuntamento annuale in sua memoria, con un incontro che si è svolto lunedì 18 agosto.
Il legame tra padre Sorge e il monastero di Citerna risale alla fine degli anni Sessanta, quando il gesuita iniziò a frequentarlo regolarmente. Qui, accanto alle monache benedettine, radunava gruppi di laici, offrendo catechesi e momenti di confronto che hanno lasciato un’impronta profonda. Per molti membri dell’associazione “Ospedale da Campo“, quel dialogo personale con lui è stato un’esperienza decisiva, che ancora oggi alimenta l’impegno sociale e spirituale delle loro attività.
L’iniziativa, molto partecipata, ha ospitato quest’anno padre Giuseppe Riggio, direttore della rivista “Aggiornamenti Sociali“, che ha proposto una riflessione dal titolo “Un nuovo cammino di speranza“. "Dal 2021, insieme alle sorelle benedettine, ogni agosto rinnoviamo questo appuntamento – ha spiegato Stefano Bravi dell’associazione – perché ricordare padre Sorge non significa solo fare memoria di un grande gesuita, significa soprattutto tenere viva quella fiducia e quella speranza che lui testimoniava". Per questo l’incontro diventa occasione di confronto e rilancio.
Il monastero, che per tanti anni accolse il suo ministero di predicazione e ascolto, resta custode silenzioso di questa eredità. Ogni anno, quelle mura si riempiono di voci e di volti che vogliono custodire il suo insegnamento.