LUCA FIORUCCI
Cronaca

Morto a 13 anni alla festa di fine scuola, veglia di preghiera per Riccardo. Il laghetto non era balneabile

L’accertamento è stato fissato venerdì. Nella chiesa di San Barnaba si sono riuniti amici e familiari

Il corpo del tredicenne è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nel bacino artificiale dell’azienda agricola

Il corpo del tredicenne è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nel bacino artificiale dell’azienda agricola

Marsciano (Perugia), 18 giugno 2025 – Il bacino artificiale dell’azienda agricola di Pieve Caina non sarebbe stato balneabile, ma destinato a uso irriguo. È anche su questo aspetto che proseguono le indagini dei carabinieri per chiarire la morte di Riccardo Tascini, studente 13enne di Perugia, morto sabato sera nelle acque del laghetto. Dove, forse, è andato per fare il bagno, forse è caduto nel tentativo di cercare un po’ di refrigerio dopo aver fatto una passeggiata nell’area intorno al quale era stata organizzata la festa per la fine della scuola. C’erano i compagni di scuola, c’erano alcuni genitori, non quelli di RIccardo. Quando gli amici si sono resi conto che Riccardo non c’era più, hanno dato l’allarme e subito sono iniziate le ricerche. Anche in quel boschetto, non lontano da dove era stato allestito il pic nic. Dopo un iniziale tentativo, sono stati chiamati carabinieri e vigili del fuoco, che hanno sorvolato la zona anche in elicottero e perlustrato la campagna con i droni. Senza successo ancora una volta. Ma poi, sulla riva del laghetto, sono stati trovati i vestiti del ragazzino e il cellulare. Intorno alle , sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona a ritrovare Riccardo. Era a quattro metri di profondità. Morto forse per annegamento, ma sarà l’autopsia, prevista per venerdì, a chiarire le cause del decesso. Mentre le indagini, come detto, proseguono per chiarire eventuali responsabilità nella tragedia in cui è trasformata una giornata di festa.

La Procura della Repubblica di Spoleto ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio colposo, fascicolo nel quale non comparirebbero ancora iscritti, anche se, in vista del’esame irripetibile potrebbe essere modificato con l’individuazione, anche solo come atto dovuto, di eventuali indagati.

Riccardo, appassionato di arti marziali e cintura nera di karate, e i suoi compagni stavano festeggiando la fine della terza media in quel terreno dell’azienda agricola marscianese, dove qualcosa ha finto per andare come non avrebbe dovuto e come nessuno poteva immaginare. Tra qualche giorno avrebbero dovuto sostenere le prove orali degli esami per concludere il ciclo di tre anni di studio insieme. Anche alla “Giovanni Pascoli“ di Perugia sono ore di grande dolore, mentre una veglia di preghiera alla chiesa di San Barnaba ha riunito amici e familiari in un momento di preghiera.