
I familiari avevano chiesto l’intervento della polizia che aveva arrestato il 32enne dopo l’episodio più grave di luglio
Perugia, 2 agosto 2025 – L’inferno in casa. Una furia che non avrebbe risparmiato neanche il nipotino di pochi mesi. Oggetto delle minacce di uno zio che, visibilmente alternato, non avrebbe risparmiato a nessuno le sue intemperanze. Nei confronti dell’uomo, un 32enne, il giudice per le indagini preliminari di Perugia ha disposto l’allontanamento da casa su richiesta della Procura. L’episodio più grave, è stato ricostruito, è quello che si sarebbe verificato il 12 luglio. Quando, secondo quanto ricostruito, in stato di alterazione, avrebbe aggredito violentemente il fratello, il quale si sarebbe rifiugiato in casa con la speranza di sfuggire alle botte.
Il 32enne sarebbe entrato ugualamente nell’abitazione di famiglia, dalla quale ora è stato allontanato, sfondando la porta e, trovandosi di fronte cognata e nipote di pochi mesi, avrebbe minacciato anche loro, prima di prendere un coltello e chiudersi in camera. Per riportare la calma era stato necessario l’intervento della polizia. Ma l’uomo, secondo quanto riferito, si è scagliato anche contro gli agenti, ferendoli (prognosi di 5 e 10 giorni). In quella circostanza era stato arrestato. Successivamente, la Procura ha richiesto una misura cautelare, poi concordata dal giudice che ha disposto, oltre l’allontanamento, anche il controllo con il braccialetto elettronico.
L’indagato è stato rintracciato dagli uomini della squadra mobile che hanno dato esecuzione al provvedimento. Le indagini che hanno portato la Procura a richiedere il provvedimento, secondo quanto riferito dall’ufficio diretto da Raffaele Cantone, hanno permesso di appurare come il clima di tensione instaurato dal 32enne durasse da tempo, con ripetuti episodi di maltrattamenti in particolare nei confronti del fratello e della madre.
All’uomo vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, resistenza, minaccia e lesioni personali a pubblico ufficiale. Contestazioni in conseguenza delle quali il gip ha deciso per l’applicazione della misura cautelare che vieta al 32enne di avvicinarsi a meno di 500 metri dai familiari. Una volta scarcerato dopo l’arresto del 12 luglio, la misura è stata subito notificata, diventando effettiva.