LUCA FIORUCCI
Cronaca

Orafo pestato e rapinato, trascinato fuori dall’auto e picchiato da finti agenti

La violenza a Ferro di Cavallo: il commerciante era appena tornato a Perugia dopo essere stato ad Arezzo per acquistare preziosi all’ingrosso

Rapinatori che avrebbero studiato l’azione e gli spostamenti del gioielliere e conosciuto le sue abitudini. Indaga la polizia di Stato

Rapinatori che avrebbero studiato l’azione e gli spostamenti del gioielliere e conosciuto le sue abitudini. Indaga la polizia di Stato

Perugia, 12 settembre 2025 – Rapinato da finti agenti. Che, con la scusa di un controllo, lo hanno avvicinato, trascinato di peso fuori dall’auto e pestato. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di mercoledì a Ferro di Cavallo. Vittima della rapina e dell’aggressione, un gioielliere che era appena tornato a Perugia dopo essere stato ad Arezzo per acquistare gioielli e preziosi all’ingrosso, da poter mettere in vendita nel suo negozio.

Approfondisci:

Banditi con lo spray: presi. Colpo ’urticante’ all’orafo. Il tradimento di un operaio

Banditi con lo spray: presi. Colpo ’urticante’ all’orafo. Il tradimento di un operaio

Mentre era ancora in macchina, ha raccontato la vittima agli agenti della squadra volante arrivati in seguito a una chiamata al numero di emergenza, il commerciante sarebbe stato avvicinato da due uomini con il passamontagna che si sarebbero qualificati come appartenenti alle forze dell’ordine e che gli avrebbero ordinato di uscire dalla vettura e di sdraiarsi a terra.

Approfondisci:

Assalto all’oro, torna la paura. Sedici colpi in dodici mesi

Assalto all’oro, torna la paura. Sedici colpi in dodici mesi

Ma l’uomo si è rifiutato: non si sarebbe spostato. A quel punto la situazione sarebbe degenerata. I due rapinatori, infatti, lo avrebbero fatto uscire con forza dall’auto e, mentre uno lo picchiava, l’altro, dopo aver sfondato con una martellata il finestrino dell’automobile, si sarebbe impossessato di uno zaino contenente i preziosi, per un valore di circa 2600 euro, e i documenti della vittima.

Una volta ottenuto quello che cercavano, hanno lasciato il gioielliere a terra e, secondo quanto ricostruito, si sono allontanati a bordo di una vettura che li stava aspettando con all’interno almeno un altro complice, pronto a ripartire e far perdere le proprie tracce prima che potessero arrivare le forze dell’ordine, ma quelle vere.

Una volta ripresosi dai colpi subiti, che, secondo quanto riferito dalla questura, non hanno provocato conseguenze particolarmente gravi, il commerciante rapinato ha formalmente sporto querela, consentendo così agli uomini della squadra mobile ad avviare le indagini per ricostruire, nel dettaglio, quanto avvenuto e risalire ai presunti responsabili.

Rapinatori che avrebbero studiato l’azione e gli spostamenti del gioielliere e conosciuto le sue abitudini anche in relazione al rifornimento di preziosi dai grossisti, tanto da entrare in azione quando sapevano che avrebbero potuto trovare un bottino consistente.

Possibile ipotizzare che ci siano stati degli appostamenti anche nei giorni precedenti. In questo senso, gli eventuali video delle telecamere di sicurezza potrebbero essere utili a ricostruire l’accaduto e accertare se possa essere ricondotto ad altri episodi simili avvenuti in passato.