
Sala dei Notari gremita per il procuratore Nicola Gratteri. L’incontro con la sindaca
"La gente ha bisogno di giustizia. Quindi tutti insieme non voltiamoci dall’altra parte ma prendiamo posizione": lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso di un incontro che si è svolto sabato sera a Perugia nella sala dei Notari, completamente gremita: il pubblico che è potuto entrare solo dopo accurati controlli, con il centro storico “blindato“ per la serata. Iniziativa promossa dal movimento Agende rosse e da Casa di Paolo aps nel corso della quale Gratteri ha presentato il suo ultimo libro, edito da Mondadori, “Una Cosa sola. Come le mafie si sono integrate con il potere“à. Il procuratore, rispondendo ad Angela Romano del direttivo di Agende rosse, ha rilanciato il suo monito contro le mafie. Fenomeno, ha detto Gratteri, da cui neanche l’Umbria è immune. Il procuratore ha sottolineato come la mafia si stia trasformando e come oggi si debbano tenere gli occhi aperti non tanto e non solo sul fenomeno dell’infiltrazione, ma anche sull’integrazione dei soggetti affiliati alle cosche. È per questo che Gratteri ha messo in guardia gli umbri da personaggi che arrivano sul territorio con una particolare disponibilità economica, soprattutto di denaro “non tracciabile“, e che si fanno avanti per acquistare o investire. Il mafioso, ha detto il procuratore, oggi è quello che siede al nostro tavolo, cammina per le strade, frequenta i nostri salotti.
C’è stato spazio anche per aspetti più “personali“. All’interlocutrice che ha fatto notare al procuratore Gratteri l’affetto della gente nei suoi confronti, il magistrato ha spiegato che "è importante". "Ci dà coraggio – ha aggiunto – e ci aiuta ad andare avanti e a camminare. È una responsabilità a dare e a impegnarsi di più. A dare più risposte possibili alla gente".
"Non è stata solo la presentazione di un libro – ha detto la sindaca Vittoria Ferdinandi, intervenuta alla serata –. È stata un atto pubblico di consapevolezza e di assunzione di responsabilità civile. La presenza del procuratore Nicola Gratteri a Perugia ha dato voce a una verità che troppe volte si cerca di rimuovere: le mafie non sono scomparse. Si sono trasformate. Oggi comprano. Comprano aziende, pezzi di politica, pezzi di pubblica amministrazione. Comprano consenso. È una fotografia nitida e spietata, che ci impone di cambiare paradigma: non possiamo più limitarci a raccontare le mafie con le lenti del passato. Le mafie si insinuano dove trovano fragilità istituzionali, povertà educativa, corruzione latente, disattenzione politica. Ecco perché, come Comune, abbiamo istituito nuovamente, approvata all’unanimità, la Commissione d’inchiesta e approfondimento del fenomeno delle infiltrazioni mafiose, che non sarà un organismo formale ma uno strumento operativo per vigilare, prevenire e costruire cultura della legalità diffusa".