Sulle tracce della storia verso quel legame antico che da sette secoli c’è tra il comune di Città di Castello e l’exclave marchigiana, Monte Ruperto, territorio del quale il sindaco Luca Secondi è barone. Questo itinerario leggendario ora diventa a portata di "navigatore": a distanza di oltre sette secoli spuntano i cartelli stradali con l’indicazione della Baronia di Monte Ruperto, exclave del comune di Città di Castello. Da qualche giorno infatti in diversi luoghi del territorio umbro-marchigiano per la prima volta quei cartelli stradali di colore marrone indicano la via verso il comune tifernate, unico in Italia dove il sindaco vanta anche il titolo di barone a tempo determinato (cioè per la durata del mandato). Questo antico legame - tornato in auge negli ultimi anni con una serie di iniziative che celebrano la ‘vicinanza’ delle due terre - ora si fregia anche di un itinerario ad hoc. I tecnici del Comune dei settori Urbanistica e Lavori pubblici, dopo aver ottenuto i necessari permessi e le autorizzazioni insieme alle amministrazioni marchigiane di Apecchio e Sant Angelo in Vado, hanno provveduto a istallare la segnaletica che ha un forte valore storico e che ora si mette a disposizione di "navigatori" e itinerari digitali. Il connubio "istituzionale-nobiliare" nasce dal fatto che il comune tifernate è titolare di una piccola porzione di territorio, Monte Ruperto, che ricade nelle Marche, definita exclave (aree territoriali appartenenti a una regione che però si trovano all’interno di un’altra). La sperduta baronia nell’Appennino cedette il titolo nobiliare al gonfaloniere di Città di Castello, tramandato poi ai sindaci. Si narra che una grande carestia colpì il Baronato di Monte Ruperto nel XIII secolo e che nessuna delle vicine città inviò aiuti in soccorso della piccola comunità. Dalla relativamente lontana – per i mezzi e le strade dell’epoca – Città di Castello arrivò il cibo necessario: per questo il barone, privo di eredi, cedette il piccolo territorio come segno di gratitudine. La traccia del passaggio sotto il dominio tifernate è datata 25 giugno 1256. "Da oggi dunque grazie ai cartelli stradali tutti coloro che transiteranno al di là del confine umbro-marchigiano potranno orientarsi fino dove è possibile arrivare con le auto e poi eventualmente a piedi verso quei luoghi che la storia ci ha consegnato nei secoli e che attraverso chi li ha abitati fino agli anni ’60 sono e restano nel cuore di tutti", dice il sindaco Secondi.
CronacaMonte Ruperto e Baronia “più vicine“. Spuntano i cartelli nella exclave