REDAZIONE UMBRIA

Sono gli invisibili della società. L’avvocato di strada tende la mano

Sostegno a chi non ha residenza e diritti. Alla Caritas uno sportello gestito da legali e volontari

Dare voce agli invisibili, a chi non ha diritti e non ha “spazio“ nella società: questa è la missione di “Avvocato di Strada“

Dare voce agli invisibili, a chi non ha diritti e non ha “spazio“ nella società: questa è la missione di “Avvocato di Strada“

Danno voce agli invisibili, a chi non esiste nei “registri“ e per questo non ha diritti. L’associazione “Avvocato di strada“ si occupa di loro perché "la giustizia è un diritto di tutti e non un privilegio per pochi". Nata vent’anni fa a Bologna, ha aperto il suo sportello a Perugia nel luglio del 2021. "Alcuni avvocati e alcuni volontari hanno deciso di tendere la mano a chi non ha fissa dimora – racconta Lorena Fabbretti, che da anni collabora –. È un’attività che portiamo avanti con il placet dell’Ordine degli avvocati cercando di sostenere gli invisibili, chi non ha una residenza e, fino a pochi giorni fa in Umbria, ad esempio, non poteva accede all’assistenza sanitaria pubblica".

Il nodo è tutto lì, nella residenza: "C’è una legge che prevede una residenza “virtuale“ che a Perugia viene concessa in via dell’Orologio, una strada fittizia che non esiste. Si tratta di una finzione giuridica ma acquisire la residenza permette a queste persone di uscire dall’invisibilità, di riprendere spazio nella società e, tra le altre cose, di richiedere la tessera sanitaria". Lo sportello di Perugia è ospitato dalla Caritas diocesana: avvocati e volontari una volta settimana sono allo sportello per rivecere persone senza fissa dimora. "Non avere una fissa dimora è il requisito fondamentale per accedere al servizio anche se ci capita che si avvicini a noi chi non ha diritto. In questo caso li indirizziamo aal gratuito patrocinio".

All’associazione arrivano i casi più disparati. "Si rivolgono a noi, ad esempio, cittadini sudamericani che arrivano con permesso turistico che poi scade ma hanno figli minori iscritti a scuola. Noi li aiutiamo a ottenere il permesso di soggiorno per assistenza ai minori. Aiutiamo i detenuti che escono dal carcere a recuperare la residenza, ci occupiamo di casi penali, controversie di lavoro. E non si tratta solo di stranieri. Diamo sostegno anche a molti italiani".

L’associazione organizza a Perugia una apericena solidale per farsi conoscere e sostenere. "L’11 giugno, alle 18.30, alla Caritas di Perugia, in via Montemalbe 1, si terrà un evento speciale aperto alla cittadinanza", sottolinea Fabbretti. L’obiettivo è anche “reclutare“ avvocati e volontari che aiutino nella gestione dello sportello.