
Passeggeri in attesa alla stazione di Fontivegge
Lo scenario che va determinandosi con le scelte di Rete Ferroviaria Italiana e Autorità Regolazioni Trasporti (Art) va ben oltre l’esigenza di delineare strategie atte a superare un periodo, per definizione transitorio, caratterizzato dai lavori con Fondi Pnrr sulla rete ferroviaria nazionale. Questi interventi, infatti, delineano gravi scelte di politica trasportistica che non possono che essere addossate anche alla responsabilità governativa". È l’assessore Francesco De Rebotti che torna sulla questione. Lo aveva fatto qualche settimana fa, appellandosi proprio all’Art. E oggi torna alla ‘carica’ visti i tanti disagi dei pendolari umbri.
"Dopo aver scritto ad Art – afferma l’assessore - richiedendo che a Rfi venisse imposto l’obbligo del rispetto dell’accordo quadro siglato con la Regione Umbria (tutti i servizi di competenza in linea direttissima con il mantenimento degli standard di efficienza e di tempi di percorrenza), apprendiamo dell’intenzione di riorganizzare, già a partire dall’orario di dicembre 2025, le tracce dei treni interregionali veloci dell’Umbria. Ad oggi questo significherebbe una completa traslazione dei servizi di questa regione dalla linea Direttissima alla linea Lenta, con le ovvie ripercussioni in termini di allungamento dei tempi di percorrenza e relativo decremento della qualità della vita specialmente dei pendolari, studenti e lavoratori. Ribadiamo con fermezza che tali conseguenze sarebbero estremamente gravi per l’Umbria. Negli anni scorsi sono stati programmati, attualmente in fase di realizzazione, ingenti investimenti per l’ammodernamento del materiale rotabile veloce, treni nuovi, veloci e confortevoli, destinati ai servizi sulla linea Direttissima con velocità d’esercizio di 200 Km/ora, sforzo che verrebbe vanificato dalla nuova configurazione gestionale, che arriverebbe in maniera anticipata rispetto alla programmazione degli acquisti. Questo vanificherebbe l’efficacia dell’investimenti che la Regione ha fatto con le risorse degli umbri, proprio con l’intento di migliorare il servizio di trasporto su rotaia".
"Consideriamo tutto ciò inaccettabile - conclude De Rebotti - Ci siamo posti in positiva relazione dialettica per cercare di gestire al meglio le problematiche relative ai cantieri Pnrr. Ci troviamo, diversamente, di fronte a dissennate scelte di politica trasportistica, che definiscono scenari fortemente punitivi per i cittadini che utilizzano quotidianamente il servizio. Si sta andando verso l’assoluta predominanza dei servizi commerciali, attualmente Freccia e Italo, e scapito di quelli definibili di cittadinanza, utilizzati dalla gente comune per lavorare e studiare. Ci opporremo in tutte le sedi praticabili all’attuale deriva. Richiamiamo il Governo alla responsabilità nella limitazione delle pessime strategie assunte. Chiederemo subito un incontro con tutti i parlamentari umbri al fine di condividere una piattaforma di azioni congiunte. Contatteremo ulteriormente – conclude De Rebotti – i rappresentanti delle regioni Toscana e Lazio per costruire un comune profilo di risposta a decisioni egualmente penalizzati".