FRANCESCA MENCACCI
Cronaca

La procura della Figc "ferma" Faroni. Il presidente del Perugia patteggia. Tre mesi di stop e 6mila euro di multa

Arrivata la sentenza per la mancata trasmissione, nei termini previsti, della documentazione riguardante i "requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei soggetti coinvolti nella nella catena di controllo societario".

Il presidente del Perugia calcio l’argentino Javier Faroni Un anno fa rilevò le quote del Grifo dall’ex numero uno Massimiliano Santopadre

Il presidente del Perugia calcio l’argentino Javier Faroni Un anno fa rilevò le quote del Grifo dall’ex numero uno Massimiliano Santopadre

Il presidente del Perugia calcio, Javier Faroni, patteggia e riduce sanzione e inibizione: il numero uno del Grifo, e l’ex socio, oggi alla Spal, Juan Martin Molinari devono scontare 3 mesi e 15 giorni di inibizione e pagare sei mila euro di multa. La Procura federale aveva aperto un’inchiesta, su segnalazione della Coaps (Commissione acquisizione partecipazioni societarie) in ordine al mancato rispetto della normativa federale nella comunicazione relativa alla cessione delle quote societarie del Perugia calcio. Dopo la notifica del deferimento, verso la fine di luglio, è arrivata la chiusura del procedimento.

Faroni, quindi, sarà squalificato (l’inibizione decorre da ieri) per la mancata trasmissione nei termini previsti della documentazione richiesta, riguardante i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei soggetti coinvolti (tanti) nella catena di controllo societario.

Nel dispositivo, al di là di quelle che sono state le sanzioni, balzano agli occhi le innumerevoli società coinvolte nel passaggio societario, con diverse società costituitesi anche in paesi esteri.

Faroni e l’ex socio Juan Martin Molinari (uscito di scena dalla società biancorossa quando ha deciso di intraprendere un nuovo percorso con la Spal, ma in prima linea la momento dell’acquisizione del club che era nelle mani di Massimiliano Santopadre), hanno concordato con la Procura l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 126 del Codice di Giustizia Sportiva: 3 mesi e 15 giorni di inibizione ciascuno, e un’ammenda di 6.000 euro alla società sportiva.

Non sono previste ricadute nella società sportiva, quindi. Con il patteggiamento la questione si può definire chiusa, senza alcun rischio di penalizzazione per la squadra.

Il Perugia, con una nota, ha chiarito la posizione del club e del suo presidente che è attualmente in Argentina.

"Riguardo il procedimento federale in ordine alla tardiva trasmissione di documenti relativi alla cessione di quote societarie, l’A.C. Perugia Calcio comunica che il Presidente Faroni, in proprio, ha formulato “proposta senza incolpazione” ex art. 126 C.G.S. allo scopo di definire anticipatamente la medesima procedura ma soprattutto di scongiurare il rischio (per quanto teorico) di penalizzazione di punti in classifica a carico della società".

Francesca Mencacci