
ORVIETO Per i pendolari orvietani è proprio una “maledetta primavera“. Dopo l’annuncio che l’intercity 598 resterà sulla linea convenzionale aumentano...
ORVIETO Per i pendolari orvietani è proprio una “maledetta primavera“. Dopo l’annuncio che l’intercity 598 resterà sulla linea convenzionale aumentano i disagi anche sui regionali: dall’8 maggio, nel pomeriggio, da Roma un solo treno diretto. Cambiano le stagioni, gli orari, ma a restare costante è la drammatica situazione dei pendolari che viaggiano sulla linea Roma Firenze. Dopo l’annuncio che l’Intercity 598 sarebbe rimasto sulla linea convenzionale, sino al cambio orario, ora ad essere presi di mira sono i regionali: dall’8 maggio, infatti, giorno in cui si dovrebbe tornare alla normalità, con i lavori che termineranno, dopo le 11 da Roma non ci sarà più un treno pomeridiano regionale diretto per Orvieto ed oltre, se non il 4106 delle 17.20. Anche verso Roma, nel corso della giornata, la situazione collegamenti è tutt’altro che rosea. Gli altri regionali, infatti, continueranno ad essere limitati a Orte, quindi con cambio, con molteplici disagi e possibilità di perdita di coincidenze, visti i ritardi e la possibilità di instradamento dell’ultimo minuto di treni sulla linea convenzionale. Per chi viaggia per studio o ha un orario di lavoro organizzato su turni diventa davvero difficoltoso sia andare che rientrare da Roma. Per non parlare di chi lavora a Terni e deve tornare a Orvieto ed oltre, che dall’8 maggio non troverà più la coincidenza ad Orte con il regionale veloce 4104 in quanto al treno, che continuerà ad essere limitato nella stazione laziale, è stata anticipata la partenza. Oltre ai disagi su tratte e convogli i pendolari segnalano anche il cattivo funzionamento della app di Trenitalia, che spesso non rileva alcuni treni, mandando nel panico chi viaggia. "È capitato con l’Intercity 581: la app non lo registrava ed i pendolari orvietani hanno dovuto attendere notizie da quelli di Chiusi per avere contezza della presenza del treno. Secondo voi si può vivere così?"dicono i pendolari.