
L’allenatore Cangelosi durante una seduta di allenamento
Un po’ come vedere la porta aprirsi dopo tanto bussare. Il Perugia inizia a salire le scale nel cammino che porta ad Andrea La Mantia. Non è un mistero che il ds Meluso da tempo sia sulle tracce del puntero classe 1991, svincolato dopo il fallimento della Spal. La Mantia ha preso tempo, aspettando una chiamata dalla B, poi, con il passare dei giorni, ecco che il procuratore ha aperto la porta al Perugia. Argomento principale della discussione, al di là del progetto tecnico, è l’ingaggio. E non è un argomento semplice da affrontare visti i parametri dell’attaccante che scenderebbe in serie C a distanza di dieci anni dall’ultima volta quando segnò 13 reti in 24 partite con la maglia del Cosenza. Poi il campionato di B vinto a Lecce, con Meluso, la serie A con i salentini prima di tornare in B ad Empoli e un altro campionato vinto, con un’altra stagione di serie A a seguire. Spal, Feralpi Salò e Catanzaro le ultime squadre in ordine di tempo, con Meluso che si augura di scrivere “Perugia“ accanto alla stagione 2025-2026. Mai come in questo caso le prossime ore saranno decisive.
Le alternative restano Giacomo Parigi del Rimini e Maguette Fall della Virtus Entella ma il puntero romano resta la prima scelta. Meluso lavora anche per un esterno e un centrocampista in entrata e l’auspicio della piazza è che qualche acquisto possa arrivare in tempi brevi. Il tutto anche per dare gas ad una campagna abbonamenti che stenta a decollare. In questo senso La Mantia potrebbe essere un nome buono ma potrebbe anche non bastare. Oggi a Ponte San Giovanni, nella prima amichevole italiana, ci sarà curiosità per vedere all’opera i nuovi, Tumbarello, Calapai e Giardino e i giovani aggregati dalla Primavera che, in Argentina, hanno mostrato buone cose. Cangelosi, dal canto suo, ha ostentato fiducia al ritorno dal ritiro sudamericano e questo lascia intravedere spiragli positivi. Le entrate restano però legate indissolubilmente alle uscite. Per questo l’interessamento di Cosenza e Siracusa per Paolo Bartolomei è una notizia di quelle che contano. Sì, perché il centrocampista, così come Francesco Lisi, non sono contemplati nel progetto tecnico di Cangelosi. Allo stesso tempo hanno ingaggi pesanti di cui la società vorrebbe liberarsi. Un compito tutt’altro che semplice, insomma, quello che attende Meluso.
E la piazza si aspetta un passo concreto. Anche più di uno dal club. Intanto, sul fronte ex grifoni, Francesco Baldini sarà il nuovo allenatore del Rimini che, nel frattempo ha cambiato proprietà per provare a mettere una toppa al dissesto finanziario che attanaglia la società romagnola. Per quanto riguarda i giocatori, invece, a Padova si ricomporrà l’accoppiata di giovani talenti Luca Di Maggio-Alessandro Seghetti. Anche l’ex Inter, infatti, ha firmato per i veneti, con opzione di contro-riscatto a favore del club nerazzurro.
Nicola Agostini