
Appuntamento dal 22 al 24 agosto
Confermata la Fiera di San Bartolomeo, con la mostra zootecnica che si svolgerà come da tradizione dal 22 al 24 agosto, ma con alcuni cambi di programma legati alle misure di contenimento della “Blue tongue“ (la “lingua blu“, malattia infettiva dei ruminanti) presente anche in Umbria. Per questo non saranno presenti alla Fiera, per la prima volta nella storia, bovini, ovini e caprini.
"Si tratta di una decisione doverosa a tutela del benessere animale e per la salvaguardia delle aziende agricole e zootecniche, che sono una filiera strategica per la nostra economia", dice l’assessore Letizia Guerri nel dare conto dell’incontro che si è svolto con la Usl in vista della manifestazione. A causa dell’epidemia di lingua blu che sta interessando anche l’Umbria, la manifestazione infatti non ospiterà bovini, ovini e caprini per evitare rischi inerenti alla diffusione. E’ la decisione scaturita dal vertice che si è tenuto ieri tra l’amministrazione comunale di Città di Castello, rappresentata dall’assessore Letizia Guerri, i responsabili del servizio veterinario dell’Usl Umbria 1 e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Nel corso dell’incontro sono state rimarcate le direttive che stanno alla base della scelta. "Tutela del benessere animale, ma anche salvaguardia e valorizzazione del tessuto imprenditoriale agricolo e zootecnico del territorio, convivono da sempre nella Fiera di San Bartolomeo; quindi la manifestazione non si snatura, ma anzi rimarca la propria vocazione, anche di fronte a una decisione che per la prima volta nella sua storia la priva della presenza di specie animali che negli anni sono state grandi attrazioni per i visitatori e hanno valorizzato l’evento", spiega l’assessore Guerri. "Per l’amministrazione comunale è fondamentale proteggere animali, aziende agricole e zootecniche del territorio dalle potenziali conseguenze legate alla diffusione della ‘Blue tongue’, perché rappresentano una risorsa umana e una filiera strategica per l’economia dell’Altotevere", si legge ancora in una nota del Comune. Una scelta dolorosa, ma che non mette in discussione lo svolgimento della Fiera di San Bartolomeo e non "priverà tutti coloro che amano gli animali di vivere la mostra con le nuove attrazioni e forme di intrattenimento che saranno nel programma della manifestazione".