SILVIA ANGELICI
Cronaca

Famiglie, la svolta storica. La sindaca riconosce le figlie di sole mamme

La cerimonia a palazzo dei Priori tra applausi e commozione per il via libera alle coppie omogenitoriali. Ferdinandi: "Un gesto di civiltà e giustizia". La gioia delle protagoniste: "Ce l’abbiamo fatta. E adesso tocca ai papà" .

La cerimonia a Palazzo dei Priori (Foto Crocchioni)

La cerimonia a Palazzo dei Priori (Foto Crocchioni)

Aria di festa ieri alla sala dei Notari tra mazzolini di fiori, foto, abbracci, strette di mano e anche qualche lacrima di commozione. La sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha sottoscritto gli atti di riconoscimento di cinque bambine, figlie di tre coppie di madri. Un gesto reso possibile da una recente sentenza della Corte costituzionale, che consente alla madre intenzionale di essere riconosciuta come genitore del figlio avuto dalla partner e nato in Italia tramite procreazione medicalmente assistita, effettuata all’estero. Una pagina inedita per la città, perché a palazzo dei Priori con il gesto della sindaca si è dato pieno riconoscimento e dignità alle famiglie arcobaleno, come quelle formate da Miranda Germani e Katia Antonietti, Chiara Giovannetti e Sara Micozzi, Valeria Santocchia e Martina Boila accompagnate dalle loro figlie.

"Oggi - dice la sindaca - non firmiamo solo degli atti giuridici: affermiamo che dove esistono legami di amore, responsabilità e cura, lì deve esserci anche la protezione della legge. Dove una bambina cresce amata da due madri, lo Stato non può voltarsi dall’altra parte. Il diritto senza amore è cieco, ma l’amore senza diritto è fragile. Quello che oggi facciamo è unire diritto e amore, realtà e legittimità, nel nome della Costituzione e del futuro di queste bambine. Si tratta di un passaggio fondamentale per riconoscere pienamente la dignità di queste famiglie e dei loro figli e figlie. Oggi Perugia - conclude la prima cittadina - compie un gesto di civiltà e giustizia, applicando un principio semplice e profondo: ogni bambina e ogni bambino ha diritto al riconoscimento giuridico della propria famiglia, qualunque sia la sua composizione. È un atto dovuto, ma anche un segno di quale città vogliamo essere: una città aperta, accogliente, che difende i diritti di tutte e tutti".

Il Consigliere Lorenzo Ermenegildi Zurlo, presenti anche le assessore Costanza Spera (sociale) e Francesca Tizi (istruzione), ha evidenziato il valore politico della firma: "Oggi è una giornata importantissima per Perugia e per l’intero Paese: finalmente cinque bambine vedono riconosciuta la loro famiglia per ciò che è realmente. Tuttavia, non possiamo fare a meno di notare che questo importante avanzamento di diritti arriva ancora una volta dalla magistratura e non dalla politica. È il segno di una responsabilità politica mancata. Anche da Perugia chiediamo con forza al Parlamento e al Governo di assumersi la responsabilità di legiferare per garantire piena cittadinanza e pieno riconoscimento alle famiglie arcobaleno".

L’assessora Tizi ha inoltre spiegato che l’obiettivo del Comune è quello di procedere d’ufficio: "Oggi è la sindaca a firmare il riconoscimento, ma domani tutti avranno diritto a farlo andando presso gli uffici comunali di appartenenza". Spera, invece, ha sottolineato il valore politico della cerimonia, che indica la direzione scelta in tema di diritti da questa amministrazione, "che continuerà a lavorare per promuovere l’uguaglianza e l’inclusione, garantendo che tutti i cittadini abbiano gli stessi diritti e opportunità", e ha chiesto scusa alle famiglie "per tutto quello che avete dovuto tollerare su di voi". Applausi. Ci sono amici e parenti a festeggiare con le mamme e le loro bambine. "Ce l’abbiamo fatta. Ci siamo! - esultano Valeria e Martina -. Un atto di civiltà che finalmente è arrivato. Speriamo che si facciano altri passi avanti anche per le coppie di papà".

Silvia Angelici