
Tommaso Massimilla, segretario Psi
Un tavolo istituzionale sul tema sicurezza (con questore e prefetto) che possa valutare al meglio se la situazione in Altotevere è conforme al numero di forze dell’ordine in servizio. A chiedere al sindaco di Città di Castello un impegno fattivo in materia di sicurezza è una partito di maggioranza, i Socialisti, che ieri hanno diramato una nota nella quale sollecitano Luca Secondi a farsi promotore insieme ai sindaci del comprensorio di un incontro istituzionale con il prefetto e il questore. La presa di posizione giunge a due settimane dalla sparatoria di Verna (Umbertide) quando un uomo ha gravemente ferito a colpi d’arma da fuoco altri due connazionali (il responsabile della sparatoria è ancora ‘in fuga’). Nei giorni scorsi i carabinieri hanno inoltre dato conto di due arresti per droga avvenuti nei confronti di altrettante persone già note; a inizio giugno ci furono episodi di aggressioni in centro storico. I fatti di cronaca che si sono susseguiti hanno riacceso la questione sicurezza: "Sono tutti campanelli d’allarme per il nostro territorio – scrive Tommaso Massimilla segretario Psi – noi riteniamo che la sicurezza dei cittadini non sia un tema da cavalcare con slogan o allarmismi, ma una responsabilità collettiva lontana da ogni forma di strumentalizzazione".
Il Psi chiede dunque un tavolo con Prefetto e Questore per capire "anche se il numero delle forze dell’ordine presenti sia realmente adeguato a fronteggiare i bisogni di un territorio vasto e articolato come quello di Città di Castello e dei comuni limitrofi ed eventualmente individuare soluzioni per colmare il gap". A sollecitare un giro di vite in materia di sicurezza erano stati nelle scorse settimane anche Valerio Mancini e Giorgio Baglioni della Lega: "Servono prevenzione, fermezza e una visione politica che metta la sicurezza dei cittadini al primo posto finché Città di Castello non tornerà ad essere un luogo sicuro, vivibile e decoroso per tutti".