LUCA FIORUCCI
Cronaca

Zona rossa a Fontivegge. Nuove misure da lunedì. Soddisfazioni e dubbi

Scoccia (FdI): "L’intervento del Governo certifica le scelte sbagliate". Nella maggioranza i timori per le altre zone. Siulp: "Stessi uomini per fare tutto".

Da lunedì Fontivegge diventerà zona a vigilanza rafforzata Il provvedimento sarà valido tre mesi

Da lunedì Fontivegge diventerà zona a vigilanza rafforzata Il provvedimento sarà valido tre mesi

Lunedì, Fontivegge diventerà formalmente zona a vigilanza rafforzata. Entra, infatti, in vigore l’ordinanza firmata dal prefetto Francesco Zito che interessa l’area della stazione ferroviaria, da piazza del Bacio all’Ottagono.

Una “zona rossa“, anche se zona rossa non è, voluta per cercare di arginare fenoemi di degrado e illegalità che caratterizzano, non da oggi, l’area. Un provvedimento che divide e che piace più al centrodestra che al centrosinistra e che trova, inevitabilmente, posizioni in contrapposizione. "Più sicurezza non è una minaccia né un pericolo perché senza sicurezza non c’è libertà". Sostiene, per esempio, Margherita Scoccia (FdI). Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia questo atto "certifica ufficialmente che esiste una condizione di emergenza e di eccezionale problematicità in quel quartiere, per cui il ministro Matteo Piantedosi e il sottosegretario Emanuele Prisco hanno deciso di prendere provvedimenti per compensare le scelte sbagliate dell’amministrazione comunale in materia di sicurezza".

Nella maggioranza, invece, a quanto è stato possibile apprendere, il timore è che, essendo la coperta corta, per rafforzare il presidio a Fontivegge, si scoprano altre zone del territorio comunale e che, di fatto, le criticità, in qualche modo, migrino da un quartiere all’altro.

Perplessità analoghe vengono espresse dal Siulp: "Benvenga una misura per l’emergenza Fontivegge - commenta il segretario provinciale del sindacato di polizia, Massimo Pici - ma abbiamo alcune perplessità. A partire dall’ampiezza della zona a vigilanza rafforzata. Interessa un’area, a nostra avviso, troppo estesa. E poi le forze in campo. Gli uomini della polizia e dei carabinieri rimangono numericamente gli stessi, ma si troveranno ad affrontare un impegno ancora più gravoso. A che prezzo però? Penso all’estate in arrivo e ai grandi eventi che animeranno la città. Ma che devono essere gestiti al meglio. E per farlo, serve personale. Quindi bene i provvedimenti, ma non che ne facciano le ’spese’ gli operatori delle forze dell’ordine. Poi, alla fine del periodo si tireranno le somme, ma se questo dispositivo venisse applicato con successo con gli stessi uomini a disposizione oggi, mi chiedo perché non sia stato fatto prima".

L.F.