SOFIA COLETTI
Cronaca

E il minimetrò fa “suonare“ anche l’ambiente

Ben 140mila passeggeri in dieci giorni per un totale di 100 tonnellate di CO2 (anidiride carbonica) risparmiate: grazie al minimetrò...

Ben 140mila passeggeri in dieci giorni per un totale di 100 tonnellate di CO2 (anidiride carbonica) risparmiate: grazie al minimetrò...

Ben 140mila passeggeri in dieci giorni per un totale di 100 tonnellate di CO2 (anidiride carbonica) risparmiate: grazie al minimetrò...

Ben 140mila passeggeri in dieci giorni per un totale di 100 tonnellate di CO2 (anidiride carbonica) risparmiate: grazie al minimetrò arrivano note liete anche per l’ambiente. A certificarlo sono i dati ufficiali: nei dieci giorni di Umbria Jazz, minimetrò ha portato a bordo 140mila passeggeri, con un incremento del 10% rispetto al 2024. Merito di un servizio straordinario esteso fino all’1,45 di notte, "dimostrando che una mobilità intelligente può essere anche protagonista del ritmo urbano". Lo sottolineano dalla società Minimetrò, per la quale "scegliere il Minimetrò durante il festival non è stato solo comodo. È stato un atto concreto di sostenibilità".

Secondo le stime, basate sul coefficiente medio di occupazione delle auto circolanti in Italia, "l’uso del Minimetrò – si prosegue – ha permesso di evitare la circolazione di oltre 100mila auto private, risparmiando più di 600mila chilometri di percorrenza stradale, con ciò che ne consegue in termini di minor traffico, maggior sicurezza, contrasto alla sosta selvaggia, rispetto del centro storico".

Un risultato che vale 100 tonnellate di CO2 in meno immesse nell’atmosfera, equivalenti a oltre 40mila litri di benzina bruciati, 120 voli Roma-Milano, 10 ore di attività di una centrale a carbone da 50 MW. Per compensare lo stesso quantitativo di emissioni sono necessari 7500 alberi in più.

"Minimetrò si conferma la spina dorsale di una mobilità urbana sostenibile, silenziosa, elettrica, ad alta efficienza energetica. Una scelta di sistema, che rende possibile un grande evento senza congestionare la città né appesantirne l’aria. Perugia – si conclude – dimostra che cultura e sostenibilità possono andare nella stessa direzione."