L’incidente nel pomeriggio vicino Fabro lungo la corsia per Firenze, traffico bloccato per ore. La vittima è un camionista campano di 48 anni, nessun altro mezzo coinvolto. Accertamenti sulle cause.
Il camion è sbandato, finendo contro il guard rail e poi invadendo, parzialmente la corsia opposta. Un impatto terribile per il mezzo pesante, la cui cabina è rimasta distrutta nell’impatto. Il conducente, un trasportatore di 48 anni originario della Campania, è morto mentre i soccorritori stavano cercando di stabilizzare le sue condizioni per consentirne il trasporto in elisoccorso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L’incidente si è verificato nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17, lungo la carreggiata nord della A1 tra Fabro e Chiusi, al confine tra Umbria e Toscana.
Secondo quanto riferito dalla polizia stradale di Orvieto, nel tratto interessato dall’incidente si sono formati diversi chilometri di coda. Il traffico è stato, a lungo, completamente bloccato. Autostrade per l’Italia ha istituito, in direzione Firenze, l’obbigo di uscire a Fabro con la possibilità di rientrare a Chiusi dopo avere percorso la viabilità ordinaria. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccameto di Orvieto, subito raggiunti dai colleghi di Montepulciano che hanno lavorato a lungo per poter recuperare il camionista ferito e poterlo affidare alle cure dei soccorritori. Ogni tipo di intervento, come detto, si è rivelato inutile. Troppo gravi le ferite riportate dal conducente, nel ribaltamento del mezzo, che trasportava acqua minerale. Il 48enne, come detto, è morto sul luogo dell’incidente, nonostante un disperato tentativo di salvarlo. La polizia stradale ha effettuato gli accertamenti utili a ricostruire la dinamica dell’incidente, mentre sulle cause le ipotesi sono varie, dalla distrazione fatale al malore. Nell’incidente non sono rimasti coinvolti altri mezzi.
Con il camionista campano deceduto ieri lungo l’autostrada A1 al confine con la Toscana, sale al 18 il numero delle vittime nel 2025 lungo le strade dell’Umbria o di utenti umbri, rimasti coinvolti in incidenti in altre regioni.
Luca Fiorucci