STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Chiude la “teleconduzione“. Dalla Regione via libera alla decisione dell’Enel

Nel mirino la posizione della Direzione “Governo del territorio e ambiente“. Presidio di protesta dei sindacati, Comune e Provincia sulle barricate .

Tanto tuonò che piovve: l’Enel ha annunciato la chiusura del posto di teleconduzione dell’impianto idroelettrico ternano. Dopo mesi di preoccupazioni, la vertenza precipita. Ed è fuoco incrociato sulla Regione. A rischio dodici posti di lavoro (i lavoratori secondo Enel saranno trasferiti ad altre sedi) e una funzione strategica del nucleo idrolettrico.

I sindacati di categoria organizzano un presidio di protesta per il 5 settembre; sale la tensione politica con Comune e Provincia contro Palazzo Donini. "Palese imbarazzo della Regione – tuona in un post l’assessore comunale allo sviluppo Sergio Cardinali – , atto unanime del consiglio regionale di condanna all’Enel e poi via libera alla chiusura. Intanto il sindaco scrive in sollecito a Ministeri e Presidenza del Consiglio".

Per il vicepresidente della Provincia, Francesco Ferranti, "indispensabile perseverare nel tentativo di ottenere un ripensamento dall’Enel sulla chiusura della centrale di teleconduzione di Villa Valle: ne deriverebbe il depotenziamento dell’intera infrastrutrtura idroelettrica di Galleto".

Le segreterie regionali, provinciali e territoriali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno annunciato l’organizzazione di un presidio presso il Posto di Teleconduzione (PT) di Enel Green Power il 5 settembre a partire dalle ore 10, seguito da una conferenza stampa.

"L’iniziativa nasce come risposta alla decisione di Enel di chiudere il PT ternano, una struttura strategica per il controllo remoto delle centrali idroelettriche, entro il primo ottobre 2025", attaccano le organizzazioni sindacali. Nel mirino anche del fronte sindacale un documento tecnico inviato il 12 agosto dalla Direzione regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile, che dà il via alla decisione di Enel. Il consigliere regionale Francesco Filipponi (Pd) a UmbriaOn: "Ritengo che il pronunciamenti del consiglio regionale sia invalicabile. Rispetto ma non condivido la nota di risposta della Diregione regionale all’Enel. Ora dobbiamo ripartire per evitare che Terni perda il posto di Teleconduzione. Riteniamo sia ancora possibile fare pressione su Enel"